Versace torna Protagonista con i Pezzi d’Archivio firmati da Gianni
It’s Versace, not Versaci. La passione per il vintage è, oramai, un dato di fatto, che vive rigoglioso nel panorama moda contemporaneo. Influenzandolo, da vero protagonista. Forse un amore incondizionato, tramandato di generazione in generazione, verso design e texture del secolo passato, forse una presa in possesso di strumenti d’altri tempi come forma di escapismo, forse, e più semplicemente, una tendenza temporanea di entità smisurata.
Puntando gli occhi sul presente, però, è necessario focalizzarsi su uno stile ben preciso, odi et amo: la camicia stampata Gianni Versace. Fluida, estrosa, la carta d’identità del design italiano nel mondo. Basta qualche stampa barocca e pezzi neutri in coordinato per organizzare un wardrobe funzionale da portare in vacanza. Un must-have anche per la vita quotidiana in città, o per una serata elegante.
Bella Hadid in Gianni Versace alla 75esima edizione del Festival di Cannes
Bella Hadid paparazzata a Cannes in un bustier dress della collezione Autunno-Inverno 2003/2004
Beyoncé indossa Gianni Versace agli MTV Awards del 2003
Ma il ritorno dei pezzi vintage di Gianni Versace è stato ampiamente anticipato sui principali palchi e red carpet della mondanità dei più celebri. A partire da una vera e propria icona di stile, che stia sfilando o meno, appassionata di vintage e pezzi d’archivio: Bella Hadid. A coronare questa giustificatissima inclinazione è la sua apparizione sul red carpet in occasione della 75esima edizione del Festival di Cannes. La scelta è ricaduta su un long dress dalla scenografica gonna a pouf che Gianni Versace disegnò nel 1987 per una produzione del Teatro alla Scala di Milano dell’opera e balletto di Richard Strauss Salomè. La top model indossa, successivamente, un abito nero della collezione Autunno-Inverno 2001/2002, disegnato però da Donatella. La Hadid viene avvistata il giorno successivo sul balcone del suo hotel di Cannes con un altro abito vintage di Versace, un bustier dress della collezione Autunno-Inverno 2003/2004. Beyoncé ne indossò una variante verde agli MTV Awards del 2003.
Dua Lipa in Gianni Versace ai Grammy Award
Christy Turlington sfila per la collezione “Miss S&M” l’Autunno-Inverno 1992/1993 di Gianni Versace
L’attenzione nei confronti del Y2k si sposta, piano piano, verso un concetto più sartoriale, ispirato, e decisamente più italiano. Un concetto ben sfruttato da Donatella, che stringe alleanze fashion con star e celebrity della nuova generazione. Come quella con Dua Lipa, che abbiamo visto anche in occasione del Future Nostalgia World Tour, dove le dive sono state fotografate assieme. Lo scorso aprile, in occasione dei Grammy Award, la popstar ha sfoggiato un abito ispirato al bondage, indossato originariamente in passerella da Christy Turlington durante la presentazione della collezione di Gianni Versace per l’Autunno-Inverno 1992/1993, Miss S&M. Sa va san dire, una collezione estremamente controversa proprio per il riferimento al sadomasochismo.
Zendaya indossa un abito firmato Gianni Versace ai BET Award 2021
Beyoncé indossa un abito firmato Gianni Versace ai BET Award 2003
Per l’edizione 2020 dei Green Carpet Fashion Award, in formato digitale, Zendaya indossa uno slip dress marrone tempestato di paillettes della collezione Autunno-Inverno 1996/1997 di Gianni Versace, mentre per i BET Award dell’anno scorso sceglie un abito pescato dalla collezione Primavera-Estate 2003. Anche questo un tributo a Beyoncé, che proprio in quell’estate lo indossò per una delle sue prime performance da solista ai BET, in un outfit ispirato a quello del video musicale di Crazy in Love, sempre firmato da Gianni.
Emily Ratajkowski in Gianni Versace al Met Gala 2022
Yasmeen Ghauri sfila per la collezione Versace Primavera-Estate 1992
Chiara Ferragni e Fedez in Versace Couture al Met Gala 2022
Per l’ultima edizione del Met Gala, invece, Emily Ratajkowski opta per un abito in gran parte composto da perline estratto dalla collezione Versace Primavera-Estate 1992, che a suo tempo aveva sfilato indosso alla modella canadese Yasmeen Ghauri. Su questo red carpet si riconferma l’affiancamento di Donatella con i Ferragnez: qui Chiara Ferragni indossa un abito d’archivio della collezione Couture 1997, l’ultima disegnata da Gianni Versace.
È così che Donatella riporta la sua estetica ruggente e il suo approccio ironico nella scena contemporanea, creando momenti figli di creazioni destinate a marchiare la storia della moda, come l’abito con spille da balia sfoggiato da Elizabeth Hurley alla première di Quattro matrimoni e un funerale, nel 1994, o l’iconico jungle dress con cui JLo ha fatto scalpore ai Grammy del 2000. Celebriamo quindi Versace e il suo meritato momento di gloria.
Daniele Conforti