La storia della Borsa di Perline dal 1910 a Oggi
La borsa di perline ha rappresentato nella storia un elemento di continuo ritorno nel guardaroba femminile. Si tratta di un accessorio universale, avulso dal limite temporale, tramandato di generazione in generazione e in grado di conservare, attraverso le varie epoche, un fascino superbo.
La borsa di perline è una costante immortale, capace di rivivere attraverso tendenze e ritorni ciclici della moda. Dalla popolarità del vintage, che ha riportato in auge un accessorio alquanto distante dal concetto di borsa moderna, all’estetica Y2K, che con le perline colorate ci va a nozze. Ma la vera forza della borsa di perline, ragione principale della sua intramontabilità, è indubbiamente la capacità di adattamento alle più svariate occasioni, seppur prettamente serali, da Natale a Ferragosto.
Negli ultimi anni, si è inoltre assistito a un ritorno di fiamma per la borsa di perline, sfoggiata al braccio di celebrità del calibro di Gigi Hadid, Helena Bonham Carter sui red carpet per le anteprime di una stagione di The Crown, Adwoa Aboah, Lupita Nyong’o e Alexa Chung.
Le prime apparizioni
Un accessorio capace di brillare di luce propria: la seducente bellezza della borsa di perline ne garantisce la popolarità da ormai più di un secolo. Troviamo il primo riferimento a una borsetta in pelle con perline nei Racconti di Canterbury, risalenti al XIV secolo.
È in realtà in XX secolo a vedere la diffusione delle prime borsette con perline. Le borse dell’epoca erano piuttosto piccole: le donne portavano con sé soltanto un po’ di trucco, un fazzoletto e uno specchio. Soltanto le più audaci aggiungevano qualche contante o una sigaretta.
La struttura della prima borsa di perline è quindi strettamente legata al suo unico scopo estetico, piuttosto che funzionale. La maggioranza delle borse da sera dell’epoca, infatti, era costituita da pochette o piccole borse con tracolle corte. Il che significava che venivano portate a mano o appese al polso o all’avambraccio. Una borsa-gioiello insomma, tutta da ammirare.
Gli stili più antichi della borsa di perline presentavano disegni molto morbidi e delicati, come fiori o scene pastorali. A partire dagli anni Venti, fino alla fine degli anni Trenta, le borse di perline iniziano a incorporare motivi più audaci e dettagli Art Deco, come le frange di perline.
Le borsette con perline di questa epoca venivano delicatamente intrecciate con centinaia o addirittura migliaia di perline in vetro fissate a telai metallici. Risultavano quindi abbastanza pesanti, nonostante le piccole dimensioni. Dobbiamo aspettare il dopoguerra per l’aggiunta della fodera interna. Nei primi anni del Ventesimo secolo, infatti, ci si concentrava più che altro sui telai metallici in cui venivano incastonate le perline: dovevano essere lussuosi e, quindi, decorati con pietre preziose e chiusure in filigrana.
Nel tardo XIX secolo e durante i primi anni del ventesimo, la maggior parte delle borse con perline veniva realizzata da artigiani europei, in particolare francesi e austriaci.
La borsa di perline dell’era post-bellica
Usciti dagli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, in concomitanza con la ripresa dell’economia americana, assistiamo al grande ritorno della borsa di perline, prodotta in particolare proprio in suolo Statunitense. Ritroviamo anche gli intricati disegni di perline di vetro che avevano caratterizzato le decadi precedenti. Pochette e borsette striminzite danno però spazio alla clutch a forma di busta.
Intorno agli anni Quaranta, la produzione e l’esportazione della borsa di perline comincia a espandersi in alcune parti dell’Asia, coinvolgendo soprattutto Hong Kong e il Giappone, che tra gli anni Cinquanta e Sessanta di specializzano nella produzione di questo accessorio. È proprio in questo periodo che la bachelite, scoperta agli inizi del 1900, cede spazio alla plastica.
In generale, le perline acriliche sfaccettate erano molto più grandi e soprattutto leggere rispetto a quelle in vetro, oltre a risultare meno delicate. L’uso della plastica consentiva anche ai produttori di decorare le borse utilizzando perline che simulavano la vera perla, offrendo un estetica glamour a una frazione del costo e del volume delle perle vere o delle imitazioni di vetro.
A differenza degli stili delle decadi precedenti, queste nuove borse con perline di plastica erano spesso più grandi e includevano più componenti. Gli stili di metà secolo sono tipicamente completamente foderati con chiusure a cerniera, patta superiore e tasche interne.
L’evoluzione della borsa di perline
Texture naturali come la pelle e la paglia erano molto richieste alla fine degli anni Sessanta e Settanta. A questa necessità, molti designer e case di moda rispondono con borse realizzate in perline di legno o conchiglie.
Mentre l’estetica bohémien fa spazio alla disco, la moda vede una rinascita degli stili vintage sotto forma di maglie metalliche lucenti e perline di vetro scintillanti.
Avanzando verso il nuovo millennio, sembrava che ogni stile esistente di borsa stesse facendo un ritorno contemporaneo. Le perline di tutti i tipi facevano la loro comparsa su borse in una nuova varietà di forme e stili, aprendo veramente il mondo della borsa di perline a praticamente tutti.
La borsa di perline degli anni Ottanta era spesso coloratissima e incorporava più decorazioni che mai sotto forma di paillettes e monili. Gli anni Novanta introducono invece stili più kitsch, con designer che utilizzano perline per creare scene e illustrazioni variegate, dalle tazze da caffè ai cuccioli di animali.
Daniele Conforti