Sabato de Sarno
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Chi è Sabato de Sarno, il nuovo direttore creativo di Gucci

Abbiamo un nome: Sabato de Sarno è il nuovo direttore creativo di Gucci. Come in un déjà-vu, il marchio di punta del gruppo Kering punta su una nomina a sorpresa. Un po’ come nel caso di Alessandro Michele, l’obiettivo è quello di elevare un fashion o design director dalla sostanziosa esperienza passata. Si evitano i chiacchierati Mariagrazia Chiuri (di Dior) o Jonathan Anderson (di Loewe), optando per nomi conosciuti fra gli addetti ai lavori, insomma, ma poco noti al grande pubblico.

Di origini napoletane, infatti, Sabato de Sarno approda nel mondo fashion con Prada nel 2005, per poi passare a Dolce & Gabbana e Valentino. Qui, dal 2009, de Sarno ha sviluppato competenze e stima, tanto da diventare il braccio destro di Pierpaolo Piccioli nel ruolo di fashion director, con il compito di supervisionare le linee ready-to-wear del brand, sia uomo che donna.

 

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Sono profondamente onorato di assumere il ruolo di direttore creativo di Gucci. Sono orgoglioso di entrare a far parte di una maison con una storia e un patrimonio straordinari, che nel corso degli anni ha saputo accogliere e custodire valori in cui credo. Sono emozionato ed entusiasta di dare il mio contributo al brand attraverso la mia visione creativa.

Saabto de Sarno

Queste le prime parole del nuovo direttore creativo, che si avventurerà in tutte le linee di Gucci (uomo, donna, accessori e pelletteria) a fianco del CEO e presidente Marco Bizzarri. Che ammira della new entry un’esperienza di rilievo col made-in-Italy, un forte apprezzamento del patrimonio unico del marchio e una visione distintiva, che contribuirà a scrivere il prossimo capitolo di Gucci.

Centodue anni dopo che Guccio Gucci aprì il suo primo negozio a Firenze, Gucci continua ad essere una delle case di lusso più iconiche, importanti e influenti al mondo. Con Sabato De Sarno alla guida creativa, siamo certi che la Maison continuerà a influenzare la moda e la cultura attraverso prodotti e collezioni altamente desiderabili e a contribuire con una prospettiva unica e contemporanea al lusso moderno.

François-Henri Pinault, presidente del gruppo Kering

Il futuro di Gucci con Sabato de Sarno

Cosa c’è da aspettarsi? Una ridefinizione dei codici della maison, veicolando la visione creativa del marchio attraverso collezioni desiderabili, all’insegna di un lusso moderno, con un occhio vigile e attento nei confronti dell’heritage.

‘Sono certo che, grazie alla sua profonda comprensione e al suo apprezzamento per il patrimonio unico del nostro marchio, guiderà il team creativo con una visione distintiva che contribuirà a scrivere il prossimo capitolo di Gucci, rafforzando l’autorità della maison nel campo della moda e capitalizzando il suo heritage indiscusso.

Marco Bizzarri

A questi livelli, senza dubbio, le sottigliezze da analizzare nella scelta di un ruolo tanto prominente e archetipico all’interno del fashion system sono diverse.

La vastissima mole di esperienza maturata da de Sarno da Valentino non è passata inosservata ai vertici di Gucci. Grazie al suo invidiabile curriculum, il nuovo direttore creativo possiede, infatti, una capacità preziosissima. Quella, ovvero, di poter reinventare un marchio con uno storytelling tanto coeso quanto discorsivo, che, tuttavia, non fagociti il prodotto finale.

D’altronde, Marco Bizzarri aveva già espresso la necessità di riportare il focus sulle vendite. All’insegna di un fenomeno già radicato in molte altre realtà del lusso, da Bottega Veneta a Saint Laurent. Che, a differenza del Gucci di Alessandro Michele, proiettato su racconti di opulenza e stravaganza camp, hanno saputo immettere nel mercato veri e propri pezzi da investimento.

Per lo più accessori, contraddistinti da longevità e durevolezza, esuli da tendenze o sfoggi teatrali. Prodotti, quindi, versatili ed effettivamente portabili dal cliente tipo del lusso, che, forse, non è ancora pronto a rischiare. Dovremo quindi dire addio a showcase di loghi e orpelli, volumi fuori dagli schemi e proporzioni esasperate. A favore di creazioni che guarderanno all’era di Tom Ford, ora più modesta e quasi sublimata.

E, dopo il palate cleanser dello show maschile ready-to-wear di questo gennaio, aspettiamo con gaudio e tripudio tutto ciò che di nuovo Sabato de Sarno e Gucci avranno da offrirci.

Daniele Conforti