Come riconoscere una borsa di Valentino originale in 5 passi
Ti stai chiedendo come riconoscere una borsa di Valentino originale? Temi di essere incappato in un fake? Scopri se la tua borsa di Valentino è originale in cinque semplici passaggi.
Acquistare second-hand è sempre un’alternativa valida. Sia dal punto di vista economico, che in ottica sostenibile. E poi, diciamolo, certi pezzi vintage, manifatture dello scorso secolo e silhouette classiche, non li fanno più.
È il caso di Valentino, maison romana fondata nel 1960 nota per una linea di accessori e borse fra le più iconiche nella storia della moda. Si tratta della linea Rockstud, opera di Mariagrazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, allora duo creativo alla direzione del marchio, separatosi nel 2016, quando la Chiuri trasloca da Christian Dior.
Di fronte all’estetica tanto glam quanto aggressiva della linea Rockstud, il pubblico rimane stupito: è in occasione della collezione Autunno/Inverno 2010-2011 che il motivo borchiato compare ai piedi delle modelle. Per le borse dobbiamo aspettare sei anni, ma, una volta presentate, le Rockstud Bag rimarranno la punta di diamante nella proposta merceologica del brand. Ad accompagnare la loro uscita, una campagna altrettanto ribelle architettata da Terry Richardson.
Un vero e proprio classico contemporaneo: le sue rivisitazioni, comprese quelle rilasciate in occasione del decimo anniversario, continuano a conquistare le passerelle. Eppure, il fascino dei primi tempi vive solerte nel cuore degli appassionati.
Come sapere se una borsa di Valentino è originale? Scoprilo in cinque semplici passi!
1. I cartellini
Come riconoscere una borsa di Valentino originale? Per i più fortunati, l’ispezione parte dai cartellini di autenticità. Elementi rari da trovare, soprattutto per creazioni non molto recenti. Se in condizioni pari al nuovo, tuttavia, la borsa dovrebbe essere corredata di:
- panno antipolvere;
- cartellino;
- carta di autenticità.
Elementi preziosissimi, soprattutto se confrontati fra di loro. Compara il numero seriale sul cartellino con quello della carta di autenticità: se corrispondono, è probabile (ma non certo) che il modello sia originale. Un altro trucco: controlla che il codice prodotto riportato sul cartellino corrisponda a quello dell’articolo corrispondente sulla boutique online di Valentino.
2. La qualità
Una caratteristica fondamentale da considerare nel processo di autenticazione di una borsa di Valentino originale – vale in realtà per qualsiasi borsa di lusso – è il suo aspetto generale e la relativa qualità. Non tanto lo stato di usura, che dipende da diversi fattori prevalentemente legati al precedente proprietario, ma più che altro alla manifattura dell’accessorio.
Oltre alla qualità del pellame, che non deve mai risultare troppo leggero, osserva le cuciture. Esse devono risultare impeccabili, senza punti doppi, allentati o mancanti.
Poni quindi attenzione a tutti quei dettagli manifatturieri che donano pregio agli accessori di lusso e che sono più complessi e onerosi da replicare da parte dei contraffattori. Se, ad esempio, il materiale ti sembra scadente, se ci sono delle sbavature di vernice dorata o argentata, o se un qualunque ornamento è stato cucito o incollato grossolanamente, si tratta quasi sicuramente di una borsa contraffatta.
3. Borchie e hardware
Le borse di Valentino, soprattutto quelle appartenenti alla linea Rockstud, sono contraddistinte da inserti e borchie in metallo. Questo materiale deve sempre essere di ottima qualità: nelle contraffazioni, quello sottile e scadente viene spesso inciso nel tentativo di farlo sembrare adornato.
Ora, focalizza la tua attenzione sulle borchie. Ognuna di esse deve avere una forma piramidale e presentarsi equidistante dalle altre. Il loro posizionamento, inoltre, deve essere allineato alle cuciture che percorrono i bordi della borsa.
Attenzione anche all’attaccatura delle borchie al pellame o al tessuto della borsa: gli artigiani di Valentino incollano ossequiosamente ogni elemento metallico al corpo della borsa. Anche in questo caso, concentrati particolarmente sulla qualità degli elementi hardware. Essi sono sempre placcati e non opachi.
4. Le zip
Andiamo ad analizzare, infine, le chiusure a zip della borsa. A un metallo qualitativamente eccellente, è importante osservare il logo (solitamente per esteso Valentino Garavani, ma anche la semplice V) inciso nel cursore dall’azienda Lampo.
Valentino, infatti, non utilizza zipper Lampo generici, ma preferisce che essi vengano personalizzati con il logo. La presenza della dicitura Lampo incisa nel cursore potrebbe essere sinonimo di prodotto fasullo.
5. Il logo
In quanto facile da replicare, il logo interno alla borsa è uno degli elementi meno incisivi nella relativa fase di autenticazione. Fra quelli più consueti, il logo Valentino Garavani scritto per esteso o l’inconfondibile V nell’ellisse. Plausibile anche la versione Les Sacs e Made in Italy, una dicitura tipica degli anni Ottanta e Novanta.
La situazione è decisamente meno nitida in merito ai codici seriali presenti in alcuni dei modelli della maison. Se i più vintage non presentano alcun codice, i pezzi più recenti li riportano su una linguetta in pelle posizionata spesso nelle tasche interne. Le borse recentissime – si parla di modelli prodotti dopo il 2017/2018 – sono in realtà esenti da codice seriale interno. Per motivi sconosciuti, infatti, Valentino ha scelto limitare l’impiego di codici interni – i criteri non sono tuttavia noti.
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Daniele Conforti