Le nuove regole per gli Influencer 2024: ecco cosa c’è da sapere
In un contesto mirato a coniugare l’attività degli influencer con le dinamiche dei media tradizionali, l’Autorità Garante delle Comunicazioni (AGCOM) ha recentemente varato una nuove regole per gli influencer e la relativa attività professionale in Italia. Questa mossa è giunta dopo una simile iniziativa avviata dalla Francia all’inizio del 2023, la quale ha formalizzato un piano regolamentare sulle attività promozionali online degli influencer, vietando la pubblicità di specifici settori come la chirurgia estetica, i dispositivi medici, i prodotti contenenti nicotina e i servizi di gioco d’azzardo.
Le nuove regole per gli influencer, che entreranno in vigore quest’anno, riguarderanno specificamente i creator digitali che possiedono almeno un milione di follower e un tasso di interazione del 2% sui propri contenuti. Questi professionisti saranno tenuti a seguire le linee guida dell’AGCOM basate sul Testo Unico dei media audiovisivi (radio e televisione). Niente più indicazioni di #adv scritte in piccolo, magari perse sullo sfondo di una foto dello stesso colore, uno dei trucchetti spesso usati per veicolare tacitamente messaggi pubblicitari.
Le nuove regole per gli influencer comprendono l’obbligo di trasparenza nella pubblicità, con sanzioni fino a 250mila euro, la tutela dei minori, con multe da 30mila a 600mila euro, la trasparenza societaria e la rimozione dei contenuti su richiesta. Inoltre, verrà istituito un “tavolo tecnico” composto da esperti incaricati di sviluppare un codice di condotta specifico per i content creator.
Per gli influencer con meno di un milione di follower, le leggi esistenti relative al copyright e alla pubblicità a scopo commerciale rimarranno in vigore. Tuttavia, in passato, sia l’AGCOM che l’Antitrust hanno già intervenuto in casi di pratiche scorrette, incluso quello di Asia Valente e il caso noto di Stefano De Martino, Cecilia Rodriguez e Stefano Sala nel 2021.
Visualizza questo post su Instagram
La decisione dell’AGCOM di regolamentare gli influencer è stata preceduta da speculazioni riguardo a un presunto collegamento con il recente caso di Chiara Ferragni e Balocco, ma il presidente dell’AGCOM, Giacomo Lasorella, ha chiarito che il progetto era in fase di elaborazione già da un anno.
Il Pandoro-gate ha segnato una svolta significativa, portando all’approvazione di nuove norme che richiedono agli influencer di evidenziare la natura pubblicitaria dei contenuti. La trasparenza è divenuta una priorità in risposta alla crescente rilevanza e diffusione delle attività di queste personalità, le quali creano, producono e diffondono contenuti audiovisivi su piattaforme online.
La credibilità degli influencer sui social
Già da qualche tempo i consumatori sembrano decisi a volere maggiore autenticità e credibilità da parte degli influencer. È importante sottolineare che nei criteri di selezione dei contenuti sui social media la fiducia nei confronti dell’influencer è parte determinante. A evidenziarlo anche The State of fashion 2024, rapporto annuale messo a punto da McKinsey & Company e da Business of fashion. Secondo lo studio, infatti, per i brand marketer è tempo di aggiornare i loro influencer.
Una nuova schiera di personalità creative sta conquistando l’attenzione dei brand, acquisendo la fiducia tra i pubblici più importanti. Dai dati del rapporto emerge anche che il 68 per cento dei consumatori si sente infastidito dalla quantità di contenuti sponsorizzati sui social media e il 65 per cento si affida meno agli influencer di moda rispetto agli anni precedenti.
I consumatori chiedono sempre più autenticità, intrattenimento e personalità affidabili. Per catturare e mantenere l’attenzione dei consumatori online nel 2024, i responsabili del marketing della moda probabilmente si libereranno dalle routine già collaudate ed esploreranno nuove strade per collaborare con i creatori.
Insomma, catturare l’attenzione dei consumatori online non sarà cosi facile per le aziende del settore moda. Su Instagram, i tassi di coinvolgimento sono diminuiti di circa il 30 per cento su base annua nel 2022, mentre la portata dei post è diminuita, spiega The State of fashion 2024. I consumatori mostrano segni di stanchezza nei confronti del tradizionale influencer marketing, dopo anni di bombardamento con di promozioni di prodotti e annunci di marchi.
Il business dell’influencer marketing nella moda
L’influencer marketing ha conosciuto negli anni una vera esplosione nel settore della moda. Secondo Business Insider, i brand di moda hanno investito più di 15 miliardi di dollari nell’influencer marketing nel 2023.
Inoltre, uno studio ha rivelato che per ogni dollaro speso nel marketing degli influencer, le aziende sono probabili generare 6,50 dollari di ricavi. Il numero di creator sta lievitando anche a un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 30,6% dal 2019 al 2025, e si prevede che raggiungerà la cifra di 26,4 miliardi di dollari entro il 2025.
Visualizza questo post su Instagram
I top influencer di moda, da Chiara Ferragni a Camila Coelho, hanno la capacità non solo di raggiungere milioni di consumatori target, ma anche di raccontare storie uniche sui brand e i loro prodotti. Questo li rende eccezionalmente attraenti per le aziende che cercano di distinguersi in un mercato estremamente competitivo (vedi lo studio di caso su A&E che dettaglia un aumento del 400% del traffico pedonale come risultato delle campagne degli influencer).
I fashion influencer fungono da punto di riferimento per ciò che è più recente e di tendenza in termini di design e stile. Molti di loro lavorano direttamente con importanti colossi della moda, come LVMH, e sono spesso assunti come ambassador del marchio. Altre volte, i fashion influencer collaborano in modo creativo con i loro designer preferiti e presentano capi in forme di servizi fotografici editoriali, ricevendo in dono pezzi per scopi di styling ed eventi.
Daniele Conforti