Le 4 nuove borse di Louis Vuitton che sono già classici
Louis Vuitton è un nome che evoca immediatamente l’immagine del lusso, spesso associato alla sua celebre tela Monogram. Tuttavia, l’offerta di Louis Vuitton va ben oltre le sue borse storiche, e negli ultimi anni, sotto la direzione creativa di Nicolas Ghesquière, sono emersi nuovi classici che stanno ridefinendo il marchio.
Le borse di Louis Vuitton, infatti, sono spesso associate alle grandi icone della pelletteria, dallo Speedy alla Neverfull, modelli pionieri sia in termini funzionali che estetici. Per decenni, fino ad oggi, il brand ha basato fortemente la sua identità sui design in canvas. Ma la continua ricerca di esclusività da parte dei top player del fashion luxury ha portato Louis Vuitton ad accantonare questo materiale, che, per quanto iconico, risulta meno lucrativo. Per le nuove borse di Louis Vuitton, il focus si è indubbiamente spostato verso accessori in pelle, indubbiamente più esclusivi. Il Canvas ha lasciato quindi spazio alle proposte in pelle Epi, Vernis o Empreinte, affiancate da nuove soluzioni in pelle. Dalla pelle di vitello trapuntata alla pelle martellata.
Si parla quindi di veri e propri new classic, già parte del DNA del marchio.
Borse di Louis Vuitton: la Capucines
Introdotta per la prima volta verso la fine del 2013, la borsa Capucines rappresenta una delle più popolari creazioni in pelle della Maison. Questa borsa è stata lanciata in un momento di significativa trasformazione per il marchio, che ha iniziato a orientarsi verso design più puliti e minimalisti, in contrasto con le più riconoscibili borse monogramma e logo-centriche.
La Capucines prende il nome dalla rue Neuve-des-Capucines, dove Louis Vuitton aprì il suo primo negozio nel 1854. Questa borsa non solo ha introdotto un livello di prezzo senza precedenti, ma è diventata un simbolo di eleganza senza tempo. Reinventata stagione dopo stagione, la Capucines oggi si presenta in nuove dimensioni, colori ed edizioni esotiche, mantenendo sempre un posto d’onore nella collezione della Maison.
Borse di Louis Vuitton: la Petite Malle
Nicolas Ghesquière ha introdotto la Petite Malle, o “piccola valigia”, nel suo debutto autunnale del 2014 per Louis Vuitton. Questa borsa rappresenta un omaggio al patrimonio del marchio nella creazione di bauli, enfatizzando l’attenzione alla qualità e all’artigianalità.
Realizzare una Petite Malle può richiedere fino a 200 passaggi differenti, a seconda delle specifiche del modello. Nonostante le sue dimensioni ridotte, ogni borsa è realizzata con la massima cura e attenzione, riflettendo la stessa dedizione storica della maison nella produzione dei suoi iconici bauli.
Borse di Louis Vuitton: la Dauphine
Lanciata nella stagione Cruise 2019, la Dauphine è un chiaro esempio di come Ghesquière sia riuscito a modernizzare il Monogram di Louis Vuitton. Ispirata a un modello del 1976, la Dauphine combina il fascino del vintage con un appeal contemporaneo, rapidamente diventata un pezzo stabile delle collezioni di Louis Vuitton.
La Dauphine è stata continuamente reinventata, più recentemente apparendo sulle passerelle in una versione morbida e rilassata, ideale per l’uso quotidiano, ma che non rinuncia all’eleganza dell’originale.
Borse di Louis Vuitton: la Twist
Debuttata nella stagione Cruise 2015, la Twist ha colpito immediatamente per il suo design unico e la sua funzionale chiusura LV Twist. Questa borsa combina linee pulite e una silhouette classica, rendendola un’opzione versatile grazie anche alla sua catena intercambiabile.
Creato da Ghesquière, il design della Twist ha rivitalizzato l’interesse per il materiale classico e duraturo della Maison, diventando rapidamente uno dei design più emblematici di Louis Vuitton.
Daniele Conforti