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Chi è Michael Rider, il nuovo direttore creativo di Celine

Nel gennaio 2025, Michael Rider diventa il nuovo direttore creativo di Celine, portando con sé una visione fresca e radicale per la maison. Questo passaggio segna un momento cruciale per il brand, dopo anni sotto la guida di Hedi Slimane, che ha plasmato l’immagine di Celine attraverso un’estetica grunge e minimalista. Con l’arrivo di Rider, il panorama creativo si prepara a cambiare, attingendo alla sua esperienza trasversale tra streetwear e alta moda, con un occhio sempre attento all’innovazione sartoriale e tecnologica.

Le radici e l’ascesa di Michael Rider

Michael Rider non è nuovo al mondo del lusso. Nato a New York nel 1983, Rider si è formato presso il celebre Fashion Institute of Technology (FIT), dove ha affinato la sua comprensione del design di moda attraverso un approccio multidisciplinare. Dopo aver lavorato con marchi iconici come Balenciaga e Off-White, si è fatto notare per la sua capacità di fondere sapientemente il mondo dello streetwear con quello dell’haute couture, creando collezioni che parlano tanto al cliente del lusso quanto al consumatore più giovane e attento ai trend.

La sua esperienza più recente, prima di approdare a Celine, lo ha visto come direttore creativo di Maison Margiela dal 2018 al 2024. Qui, Rider ha consolidato il suo stile personale, caratterizzato da un’estetica sperimentale che gioca con volumi, texture e materiali innovativi. Il suo lavoro ha sempre cercato di sfidare le convenzioni, sperimentando con tecniche sartoriali avanzate e introducendo nuovi approcci alla sostenibilità, come l’utilizzo di tessuti rigenerati e processi di produzione a basso impatto ambientale.

Il nuovo Celine: cosa c’è da aspettarsi

Con Rider al timone di Celine, la maison si prepara a una svolta verso una maggiore enfasi sulla sartorialità e sulla sperimentazione dei materiali. Il designer ha già espresso il desiderio di rimettere al centro della scena la maestria sartoriale, un omaggio ai valori classici della moda francese, ma rivisitata con tagli asimmetrici, volumi oversize e dettagli inaspettati.

Un elemento distintivo del lavoro di Rider è la capacità di giocare con contrasti marcati. Se Celine con Slimane si era concentrata su una silhouette più ridotta e tagliente, con Rider ci si aspetta una svolta verso volumi esagerati, spalle strutturate e drappeggi fluidi, ma sempre mantenendo una raffinatezza intrinseca che rimanda all’eredità storica della maison. I tessuti si preannunciano innovativi: Rider ha dichiarato di voler esplorare l’uso di tecnologie tessili avanzate, come tessuti autoregolanti e materiali rigenerati da scarti industriali, mantenendo al contempo una forte attenzione alla sostenibilità.

Il debutto della collezione Autunno/Inverno 2025

L’attesa per la prima collezione di Michael Rider per Celine è palpabile. Il debutto è previsto per la Paris Fashion Week del prossimo settembre 2025, dove il designer presenterà la sua visione dell’Autunno/Inverno 2025. Si vocifera che la collezione esplorerà il concetto di fluidità di genere, uno dei temi ricorrenti nelle sue precedenti creazioni. Rider ha già accennato che intende portare un dialogo tra maschile e femminile, abbattendo le barriere tradizionali della moda uomo-donna.

Il debutto di Rider potrebbe essere accompagnato da un restyling della storica sede di Celine in Rue Vivienne, Parigi, sottolineando la sinergia tra architettura, arte e moda che caratterizzerà questa nuova fase del brand. Inoltre, si ipotizza che il designer stia collaborando con artisti visivi e creativi emergenti per creare un’esperienza di sfilata multisensoriale, in linea con il suo approccio innovativo e interdisciplinare.

Il futuro di Celine sotto la guida di Michael Rider

Il futuro di Celine sotto la guida di Michael Rider si prospetta innovativo, audace e all’avanguardia. Rider ha dimostrato di essere un designer capace di esplorare il mondo della moda da angolazioni inaspettate, bilanciando il rispetto per la tradizione sartoriale con un forte slancio verso il futuro. Il 2025 segna l’inizio di una nuova era per Celine, in cui la maison si posiziona come uno dei marchi più influenti e progressisti nel panorama del lusso globale.

L’arrivo di Rider non solo porta una ventata di freschezza a Celine, ma apre un dialogo sul ruolo del lusso contemporaneo, che deve adattarsi a un mercato sempre più fluido e diversificato, senza mai perdere il suo appeal elitario e senza tempo.

Daniele Conforti