MET Gala 2022: Annunciati Tema e Host
Il primo lunedì di maggio si avvicina. E come di consuetudine, Covid escluso, l’evento più atteso dell’anno è alle porte. Organze, champagne e paparazzi: il Metropolitan Museum of Art inaugurerà, il 2 maggio, il secondo capitolo dedicato alla moda statunitense, che farà seguito alla mostra aperta a settembre dell’anno scorso In America: A Lexicon of Fashion. È l’ultima puntata della trilogia di mostre d’epoca, iniziata con Dangerous Liaisons: Fashion and Furniture in the 18th Century del 2004 e seguita da Anglomania: Tradition and Transgression in British Fashion del 2006.
Quest’anno, saranno le attrici Regina King e Blake Lively a presentare il Met Gala. Ad affiancarle, Ryan Reynolds, marito di Blake Lively, e l’attore e drammaturgo Lin-Manuel Miranda. Un chiaro cambiamento di rotta rispetto allo scorso appuntamento, caratterizzato da host decisamente più giovani – Timothée Chalamet, Billie Eilish, Naomi Osaka e Amanda Gorman.
Tom Ford, Adam Mosseri e Anna Wintour continueranno nel loro ruolo di co-chair onorari, dopo la presenza dello scorso settembre per la prima parte della mostra In America, a cui seguirà questa primavera In America: an Anthology of Fashion.
Come riportato dalla Fashion Director del New York Times, Vanessa Friedman, il dress code implicito per i partecipanti sarà il Glided Glamour: un tuffo nel passato e nell’età dell’oro americana, definito dalla massiccia crescita economica dovuta dall’intensa industrializzazione. Un inciso che va dal 1870 al 1900 e che deve il suo nome al libro di Charles Dudley Warner e Mark Twain nel 1873, The Gilded Age: A Tale of Today. Cosa ci aspettiamo sul celebre red carpet: look spumeggianti, outfit luccicanti, metalli preziosi, guanti lunghi e persino corsetti.
Come di consueto, seguirà al grande evento l’exhibition, aperta al pubblico dal 7 maggio. Verranno qui esplorate le basi della moda americana attraverso una serie di esposizioni sartoriali caratteristiche dello stile americano dal XIX alla metà del XX secolo. Un centinaio di esemplari si alterneranno nelle stanze d’epoca dell’ala americana del museo, amplificando e contestualizzando i temi chiave della mostra, dalla nascita della moda americana al suo riconoscimento internazionale all’emergere del designer come singolo individuo, identificato in una precisa sensibilità artistica.
Ispirati dalla visione curatoriale di Andrew Bolton, Jessica Regan e Amelia Peck, otto registi cinematografici, Janicza Bravo, Sofia Coppola, Julie Dash, Tom Ford, Regina King, Martin Scorsese, Autumn de Wilde e Chloé Zhao, creeranno installazioni cinematografiche fittizie o fermo immagine all’interno di ogni stanza.
In sostanza, l’obiettivo della mostra sarà quello di rappresentare una varietà di storie, che esse siano personali o politiche, domestiche, culturali, estetiche, stilistiche o ideologiche.
Daniele Conforti