Il meglio del Menswear SS24 alla Milano Fashion Week
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Il meglio del Menswear SS24 alla Milano Fashion Week

Il meglio del Menswear SS24 alla Milano Fashion Week

Eleganza, cromie minimal, assenza di eccessi a favore di sottilezze stilistiche ovattate. Gli appuntamenti Menswear SS24 della Milano Fashion Week aprono le porte a una stagione estiva all’insegna di collezioni minimaliste. Anche chi, negli anni passati, ci aveva abituato a uno stile denso di orpelli, storytelling monumentali o ispirazioni barocche, sceglie di seguire le tendenze.

Se la sostenibilità viene momentaneamente accantonata, l’inclusività si manifesta in diverse collezioni Menswear SS24 andando a riscrivere gli antichi dettami di genere in sfilate co-ed. La referenzialità d’archivio lascia sempre più spazio a un nuovo modo di concepire la sartorialità, sempre più protagonista.

A dare il via alla nuova stagione di sfilate è in realtà Saint Laurent, che sceglie Berlino per il suo Menswear SS24. Qui, la visione di Anthony Vaccarello si discosta dai tradizionali codici della maison mettendo in prima linea il bel vestire.

Strascichi, drappeggi che intrecciano e svelano il corpo, trasparenze e leggerezze: il Menswear SS24 di Saint Laurent è un racconto del romanticismo maschile moderno.

Nell’edificio della Neue Nationalgalerie, un tempio dell’arte del XX e XXI secolo rifinito in vetro e acciaio, silhouette gotiche indossano giacche allungate e geometriche, top in raso con scollature profonde e leggerissime camicette trasparenti. La palette colori si focalizza sui toni del nero e del bianco, con qualche piccola nota di bordeaux, marrone terra e leopardato.

Fendi Menswear SS24 alla Milano Fashion Week

Fendi Factory, il nuovo stabilimento della maison romana, apre le sue porte agli ospiti. Architetta il suo show all’interno della catena di lavoro, mentre gli artigiani sono all’opera.

Silvia Venturini Fendi, direttrice artistica delle linee accessori e uomo del brand, sceglie l’impianto di Capannuccia, progettato dallo studio di architettura Piuarch, frutto di un investimento di circa 50 milioni di euro.

Prima di fondare Fendi a Roma nel 1925, mia nonna Adele venne in Toscana a imparare l’arte della pelletteria. Firenze è stata una scintilla per l’inizio della nostra storia.

Silvia Venturini Fendi

Si apre in occasione dello show Menswear SS24 un dialogo tra natura, uomo e macchina, lungo una passerella che celebra il lavoro artigiana attraverso l’eleganza utilitaria di workwear e uniformi.

L’uomo Fendi si libera da vezzi estetici per lasciare spazio a grembiuli da lavoro, indossati come gonne su pantaloni sartoriali, camici in carta tessuto e stampe evocative.

Fra giochi di proporzioni, maniche arrotolate e cinture da lavoro, spiccano versioni a tema della Baguette e della Peekaboo, tra cui quelle del progetto Fendi Kengo Kuma. Qui, l’architetto ha utilizzato tecniche artigianali giapponesi e materiali naturali per creare nuove versioni delle it-bag della maison.

Le nuance, invece, citano il paesaggio toscano, impiegando i toni del verde, del blu e del marrone. Fra gli elementi utilitari avviene una celebrazione degli artigiani Fendi, che sfilano con Silvia a fine show.

Valentino Menswear SS24 alla Milano Fashion Week

Riferendosi alla sua nuova collezione Menswear SS24, Pierpaolo Piccioli parla di “nuova mascolinità”. Valentino torna in passerella dopo tre anni di assenza, presentando un uomo che non segue le regole sociali.

 

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Valentino porta nel cuore del sapere milanese, l’Università Statale, una visione celebrativa della “libertà di mostrare la propria fragilità rimanendo forti”. È proprio nel capoluogo lombardo che Valentino debuttò con l’uomo nel 1985.

Oggi sono gli studenti ad assistere allo show, accompagnato dalla colonna sonora dal vivo di D4vd. The Narratives, questo il nome della collezione, porta in scena capi icona del guardaroba: giacche, camice, pigiami, tradizionalmente associati al potere. Questi elementi vengono ridefiniti, sia a livello concettuale, modernizzandoli, che sartoriale.

In un costante dialogo fra colori, il denim recupera i tagli anni Novanta, mentre il guardaroba è giocoso, arricchito da cristalli, grandi stampe e temi floreali. Vezzi quasi dandy, come il cravattino o il twilly attorno al collo, si alternano a richiami d’archivio e all’estetica pop di Warhol.

Dolce & Gabbana Menswear SS24 alla Milano Fashion Week

Chi saranno le nuove icone che ricorderemo?

È questo l’interrogativo di Stefano Dolce e Domenico Gabbana. Che per la Spring/Summer 2024 si preoccupano di riportare in essere l’immaginario delle origini.

In procinto di compiere quarant’anni, il brand, proprio come durante la scorsa stagione, fonda la collezione su canottiere, rosari, coppole. A qualche accenno sartoriale, affianca l’erotico, in una collezione chiamata semplicemente Stile. La palette è essenziale e i look monocromatici: in bianco, nero, grigio, cammello, marrone.

Se l’intenzione è quella di bandire mode passeggere, sembrano proprio i latest trend a governare la visione creativa di Dolce & Gabbana: minimalismo, ripescaggi d’archivio, palette neutre, corpi ri-standardizzati.

Daniele Conforti