Le 5 borse più belle della SS 24 alla Paris Fashion Week
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Le 5 borse più belle della SS 24 alla Paris Fashion Week

Le 5 borse più belle della SS24 alla Paris Fashion Week

Strattonate dai ricordi del passato, immolate come sacrificio del presente, amplificate dalla sensorialità asettica del futuro, le collezioni prêt-à-porter Spring/Summer 2023 arrivano al capolinea.

A Parigi, sfilano i capi e gli accessori della prossima estate. Il minimalismo è più timido, stemperato e messo in ombra da convincenti opere di storytelling. Si disperdono brand come Saint Laurent e Loewe, grandi protagonisti delle scorse Fashion Week. Il primo, ripetitivo e privo di pathos, il secondo sulla coda della martellante narrazione minimalista. C’è chi, invece, fa delle creazioni ready-to-wear veri e propri fashion statement, virali ancora prima di sfilare in passerella.

Intramontabili le borse: alla Paris Fashion Week, i grandi classici lasciano spazio a nuove reinterpretazioni, studiate in un’ottica funzionale, eccentrica e, quando capita, sostenibile. Scopriamo insieme le 5 borse più belle della SS24 alla Paris Fashion Week!

La VLogo Moon Bag di Valentino

Fra le novità delle 5 borse più belle della SS24, la VLogo Moon Bag di Valentino. Portate a mano, oppure al polso, le borse SS24, secondo Pierpaolo Piccioli, devono permettere la libertà di movimento. La borsa a mezzaluna, realizzata in vitello double-face, aspira infatti alla naturalezza dei gesti, favorita anche dalle scarpe flat e slingback o dai sandali con suola spessa a cui vengono abbinate.

Perché la donna è libera: libera dagli stereotipi tradizionalmente legati alla nudità. Non più uno strumento di provocazione, quanto piuttosto uno stato naturale.

Anche la palette di colori respira la ritrovata libertà: total white, écru e lilla aprono la collezione, per lasciare spazio, più tardi, alla densità del verde, del rosso e del bordeaux.

La Birkin destrutturata secondo Balenciaga

Ancora una volta, Demna Gvasalia riesce a trasportarci nella sua più intima visione della moda. Ha il coraggio di portarla davanti alle tende rosse di un palcoscenico e addosso a grandi professioniste del settore – da Maria Carla Boscono a Paloma Elsesser – così come a personalità familiari allo stilista, come la madre o Cathy Horyn, affilata penna di The Cut, e Diane Pernet. Sono questi i volti che Balenciaga sceglie per dare omaggio all’arte di creare abiti come espressioni personali di identità e comunità.

La moda, quindi, parte dal basso. Dalla stratificazione, tanto deformata da rendere goffi e cartooneschi i soggetti che scandiscono la passerella. Uno sconvolgimento quasi bidimensionale – contrapposto alla tridimensionalità di Valentino – un nuovo linguaggio fatto di tute da jogging, pantaloni con coulisse, accappatoi, rughe.

Gli oggetti normcore vengono ora introdotti come veri e propri accessori, tutto sembra ciò che non è. La busta della spesa (un classico per la maison), i passaporti che in realtà sono portafogli, le décolletées impiegate come clutch dall’apertura centrale, le chiavi di casa trasformate in ciondoli decorativi. Fra le borse più belle della SS24 alla Paris Fashion Week, una borsa distrutta à-la-Jane Birkin, caratterizzata dall’iconica fibbia in stile Hermés, ma dall’effetto used e appesantita da mazzi di chiavi tintinnanti.

Perfino la pelle non è pelle: una buona parte dei look della collezione è una vera e propria opera upcycled. In questo caso, le borse in pelle sono costituite da un materiale creato per il brand, il LUNAFORMTM, derivato dalla nanocellulosa fermentata.

La quotidianità couture di Schiaparelli

Daniel Roseberry si trova a fare i conti con la tracotante personalità estetica di Elsa Schiaparelli. Parte, per la SS24, dal libro di memorie di Marisa Berenson, l’attrice nipote della designer, che ricorda gli inizi della nonna, raccontati da lei stessa. Tra fatti e leggende, tramanda gli interventi degli artisti surrealisti amici di Elsa, da Dalì a Giacometti, che ritroviamo nella collezione con una rilettura contemporanea.

Quello di Schiaparelli, a Parigi, è un esercizio per rendere il quotidiano vivo e sorprendente, attingendo dalla haute couture di Elsa per riformularla nel linguaggio di oggi. Ma non è tutto vecchio: tra le borse più belle della SS24, si riconfermano la Face Bag, già iconica, ornata da occhi, naso e bocca anatomici in metallo dorato e la Schiap Bag, costruita con strisce trapuntate in pelle stampata.

 

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Le streghe femministe di Dior

Se da Balenciaga il total-black c’era da aspettarselo, il Dior di Maria Grazia Chiuri sorprende. L’approccio è femminista: la moda vive di un presente che vede la donna e i propri diritti sotto l’assalto di un grave rigurgito del patriarcato, alimentato anche – ma non solo – da molte donne che partecipano passivamente e involontariamente agli stereotipi.

Così, la strega Dior incarna tutte coloro che sono arrivate al comando. Not Her si serve del New Look, dello scollo di Abandon del ’48, di borchie, trasparenze, gonne sfrangiate, amioneurs in pelle e robe manteau smanicati per aggiungere un tassello alla dialettica femminista della Chiuri.

In quanto alle borse, ritroviamo il motivo cannage della Lady D e della Panarea, rigorosamente nere. Si distacca, rimanendo neutra, la Book Tote, che riprende il motivo esoterico delle fasi lunari, a richiamare l’animo superstizioso del couturier Christian Dior.

La nuova Swipe Bag di Coperni

È già virale la reinterpretazione della Swipe Bag di Coperni. Tra le 5 borse più belle della SS24 alla Paris Fashioin Week, un pezzo che ha attirato l’attenzione degli ospiti ancor prima che la sfilata avesse luogo. L’It-bag della maison viene reimmaginata come un lettore CD stampato in 3D, dal sapore Y2k ma con uno sguardo futuristico.

È l’innovazione a guidare l’intera collezione. Coperni sceglie, per la sua SS24, le camere acustiche dell’IRCAM – l’istituto del Centre Pompidou per la ricerca e la coordinazione acustica/musicale – per condurre il pubblico in un viaggio multi-sensoriale. L’ambiente sonoro permette alla collezione di portare in vita storie sussurrate attraverso l’organza, intervallate dal crepitio dei ricami di paillettes e l’acclamo metallico delle cerniere.

Le 5 borse più belle della SS 24 alla Paris Fashion Week - Coperni

Daniele Conforti