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Il ritorno di Louis Vuitton e Takashi Murakami: il lusso si tinge di pop

Louis Vuitton e Takashi Murakami tornano a collaborare, riaccendendo l’entusiasmo per una delle partnership più celebri della moda. L’annuncio, arrivato il 3 dicembre 2024 tramite i canali social del brand, anticipa il lancio di una speciale re-edition della collezione Monogram Multicolor, disponibile a partire dal 1° gennaio 2025 nelle boutique Louis Vuitton di tutto il mondo. Un regalo per gli appassionati e un ritorno nostalgico per chi ha vissuto l’epoca d’oro delle borse firmate dalla maison francese e dall’artista giapponese.

 

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La visione di Marc Jacobs e la nascita di un cult

La collaborazione tra Louis Vuitton e Takashi Murakami risale al 2003, sotto la direzione creativa di Marc Jacobs. Deciso a modernizzare il brand, Jacobs incontrò Murakami durante una mostra parigina e fu subito colpito dall’approccio dell’artista, capace di mescolare tradizione giapponese e cultura pop. Da questa unione nacque la prima collezione, Monogram Multicolor, con il classico logo LV reinterpretato in 33 colori su sfondo bianco o nero. Un vero e proprio successo commerciale che, nel solo 2003, contribuì al 10% del fatturato della maison, pari a 345 milioni di dollari, secondo WWD.

“Volevamo portare l’arte nella moda in un modo mai visto prima”, dichiarò Jacobs. E così fu: le borse Monogram Multicolor diventarono immediatamente uno status symbol, amate da Paris Hilton, Lindsay Lohan e altre it-girl dell’epoca. Furono il simbolo di una moda che cercava di connettersi con un pubblico più giovane, attratto dalla combinazione di lusso accessibile e estetica giocosa.

I successi delle collezioni successive

Dopo il debutto della Monogram Multicolor, la partnership tra Jacobs e Murakami proseguì con altre collezioni memorabili, tra cui, nel 2003, Cherry Blossom, con stampe romantiche con fiori di ciliegio su sfondo monogram. L’anno successivo fu il turno di Panda, ispirata all’estetica anime giapponese, per poi dare spazio nel 2005 a Cerises, con ciliegie rosse che rendevano giocoso il classico monogram LV. Il 2008 diede invece alla luce la collezione Monogramouflage, un mix tra il classico camouflage e l’inconfondibile trama della maison. Queste collezioni consolidarono la fusione tra arte e moda, trasformando le borse di Louis Vuitton in vere opere d’arte indossabili.

Una nostalgia strategica

La decisione di rilanciare la collaborazione arriva in un momento in cui la moda guarda sempre più al passato per conquistare il mercato contemporaneo. La tendenza alla nostalgia si è rivelata una strategia vincente per i brand del lusso, come dimostra il successo della recente collaborazione di Louis Vuitton con Yayoi Kusama.

Le borse firmate da Murakami, già ambite nei mercati del second-hand, tornano ora in edizione limitata, puntando su un sold-out quasi garantito. Tuttavia, la scelta solleva interrogativi sulla creatività dell’industria, che spesso preferisce replicare i successi del passato piuttosto che esplorare nuovi orizzonti.

Sono trascorsi vent’anni dal primo incontro tra Louis Vuitton e Takashi Murakami, e il loro ritorno promette di essere un evento culturale e commerciale. Le re-edition celebreranno non solo l’estetica unica dell’artista giapponese, ma anche un’epoca in cui la moda rifletteva un ottimismo colorato e irriverente.

Con i primi drop in arrivo a gennaio 2025, i nostalgici degli anni 2000 e i nuovi fan della maison sono pronti a riscoprire il fascino senza tempo di una collezione che ha fatto la storia della moda. Louis Vuitton e Murakami: quando il passato torna a brillare di nuovo.

Daniele Conforti