Gucci alla Milano Fashion Week Autunno/Inverno 2024
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Gucci alla Milano Fashion Week Autunno/Inverno 2024

È Ancora Gucci alla Milano Fashion Week A/W 2024

Gucci, Ancora. Sabato de Sarno scompiglia per la seconda volta le regole del gioco. Non con brutalità aggressiva, piuttosto attraverso leggeri accorgimenti, stratagemmi impercettibili in grado di inscenare, nuda e cruda, la nuova formalità minimale di Gucci alla Milano Fashion Week.

Il direttore creativo apre la Settimana della Moda milanese portando avanti il suo linguaggio modernamente classicista, in un vortice di sperimentalismo traforato di richiami storici e ripetitività. Perché Ancora non è soltanto la soundtrack di Mina remixata da Mark Ronson che accompagna le uscite di Gucci alla Milano Fashion Week. Si impone, piuttosto, come la nuova missione creativa del brand, che, con questa collezione Menswear Autunno/Inverno 2024, decide di replicare l’universo narrativo della prima collezione femminile, elevandolo in termini di fluidità e appeal commerciale.

Durante il regno di Alessandro Michele, lo ricordiamo, Gucci preferiva sfilare nei mesi di febbraio e settembre, affidando a un unico show co-ed le uscite maschili e quelle femminili, abbattendo, in realtà, qualsiasi barriera e codice distintivo tra le due entità. L’opera di Sabato de Sarno, formalmente, riporta in auge i due momenti tradizionalmente separati.

Ma la teoria è la medesima: sei look uomo e donna si rispecchiano alla perfezione, richiamando l’uno con l’altro una sartoriali diventata in poco tempo sinonimo del new Gucci. È il caso della prima uscita, in cui un paio di pantaloni lunghi sostituiscono un paio di shorts e i gioielli dorati si tingono di argento, o di una felpa con cappuccio grigia si trasforma in una felpa con zip dello stesso colore con un logo all’altezza del cuore. Al braccio l’iconica Jackie, rimodulata minuziosamente in totale fluidità

 

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I cappotti-statement di Gucci alla Milano Fashion Week

Dettaglio chiave di Gucci alla Milano Fashion Week sono i capispalla, sartoriali e molto strutturati sia nelle spalle che nei baveri, opulenti nella ricchezza dei materiali e, soprattutto, variati in termini di forme e lunghezze. Alcuni accarezzano la passerella, col doppiopetto privo di maniche o abbinati a proposte in pelle in un lavoro di layering. Impossibile non notare il cappotto imbottito di una lucide pelle scintillante e altri due modelli, uno corto e uno lungo, in un tessuto la cui texture sta a metà tra il velluto e la pelliccia rasata.

L’austera formalità e l’eleganza sensuale intrise nella dualità delle uscite di Sabato de Sarno contraddistinguono i look fino alla punta delle dita. Presenti in quasi ogni look, infatti, i guanti, romantici e al contempo misteriosi. Da quelli classici, declinati in diverse colorazioni e abbinati alle grandi borse Jackie, ai più edgy, corti che ricoprono soltanto fino a metà del dorso dalla mano, abbondanti ma dalle proporzioni accorciate.

La nuova eleganza effortless di Gucci alla Milano Fashion Week

Anche questa volta, sono i dettagli a fare la differenza. Desiderabili e vero e proprio highlight della collezione Menswear F/W24. In primis gli accessori in seta, evocazione dell’heritage inarrivabile del brand nella lavorazione di questo materiale. Delle cravatte, scarf tie sottili e fluide, private della tradizionale mascolinità formale e patriarcale che le contraddistinguono, chiuse grazie a morsetti e moschettoni.

Il classico monogram Gucci lascia spazio a una nuova iterazione, rimpicciolita e reticolare, con un effetto ombra che gli conferisce maggiore profondità. Quasi un motivo geometrico, una texture tendente alla tridimensionalità nelle tonalità del grigio e dell’inconfondibile Rosso Ancora, rappresentativa del linguaggio preciso e misurato che Sabato de Sarno ha portato al brand.

Gucci alla Milano Fashion Week Autunno/Inverno 2024

La sensualità non sfocia mai in sessualità, la visione erotica e chic di Tom Ford riprende vita nelle ritrovate vestibilità asciutte, non tanto aderenti quanto piuttosto sagomate con precisione sul corpo. Equilibrio e moderazione sono quindi assicurate da proporzioni morbide, ariose e talvolta drappeggiate.

Immancabili i mocassini, calzature storiche della maison Gucci, celebrati nelle esposizioni del MoMa come uno dei capolavori assoluti del design. Li avevamo visti dotati di platform spesso durante la scorsa sfilata femminile. Oggi tendono più che altro al design delle classiche Creeper, le scarpe divenute famose nel corso della seconda guerra mondiale, abbinati a una suola zigrinata o scanalata con una tomaia più formale.

Gli ospiti di Gucci alla Milano Fashion Week

Lunghissima la list di celeb, italiane e non, presente ai cigli delle passerelle di Gucci alla Milano Fashion Week. L’imperativo? Tutti indossavano un look della maison, pensato per rispecchiare le loro singole personalità. Un po’ l’anima della collezione, dopotutto, che declina capi e accessori per accontentare le necessità di tutti i generi.

C’è Mark Ronson, con un completo grigio dal fit asciutto, Elliot Page, con overjacket e cravatta, Mahmood, Idris Elba, Lorenzo Zurzolo, Pietro Castellito, Tananai e tanti altri.

Gucci alla Milano Fashion Week Autunno/Inverno 2024
Gucci alla Milano Fashion Week Autunno/Inverno 2024
Gucci alla Milano Fashion Week Autunno/Inverno 2024

Daniele Conforti