Ecco come Autenticare una Borsa di Prada
Se acquistare Chanel è un investimento e Gucci uno sfizio, scegliere Prada è una sicurezza. Modelli lineari, senza troppe pretese, seasonless, timeless, genderless. Bastano un triangolo rovesciato, un nylon tela-vela o un inserto in pelle saffiano per rendere l’accessorio un sinonimo di raffinatezza contemporanea, con un tocco di sarcasmo cinico tipico dell’estetica Miuccia.
Recarsi in boutique – oggi basta in realtà qualche click sulla piattaforma e-commerce – è una certezza indiscussa in merito all’autenticità del prodotto. Ma acquistare nuovo o second-hand su piattaforme retail non autorizzate è sempre – e dico sempre – un rischio. Con l’esponenziale aumento della popolarità di second-hand e vintage, rivenditori autorizzati e utenti fashion-addicted si improvvisano sempre più spesso reseller, tralasciando dettagli a volte imprescindibili per l’autenticità, o meno, di borse, accessori di piccola pelletteria e abbigliamento.
Precedentemente a qualsiasi acquisto presso rivenditori non autorizzati, specialmente se si tratta di second-hand, è quindi necessario osservare alcuni piccoli accorgimenti atti a evitare falsi e repliche. In quanto, purtroppo, la maison non verifica né garantisce l’autenticità degli articoli Prada se non al momento dell’acquisto presso lo store – servizio che un tempo, grazie al numero di serie, avveniva regolarmente.
Le prime valutazioni circa l’autenticità di una borsa di Prada sono in realtà accorgimenti applicabili a qualsiasi accessorio firmato. Attenzione innanzitutto al prezzo: una cifra troppo distante dalla media di mercato è, quasi sicuramente, sinonimo di fake (salvo condizioni non ottimali). Segue l’allure qualitativo del prodotto: non si pensi che, soltanto perché in nylon, gli articoli firmati Prada non debbano essere caratterizzati dalla qualità che contraddistingue i brand di lusso. Per non parlare, poi, della pelle: il marchio utilizza e lavora i pellami come pochi altri e, al tatto, il materiale e la struttura della borsa devono risultare qualitativamente ineccepibili. Sono inaccettabili, quindi, fili sciolti, cuciture non omogenee, applicazioni non centrate né allineate.
Nel caso in cui la borsa sia in condizioni pari al nuovo, la card di autenticità con numero di serie univoco è d’aiuto. Qui sono riportati anche tutti i dettagli relativi al modello. La carta, presente più che altro per borse di recente produzione, è contenuta in una bustina nera con il logo della maison in rilievo, mai stampato. Anche la dustbag è un complemento importante: il sacchetto antipolvere è bianco con logo blu per i modelli più recenti, si presenta in colorazione blu scuro con logo dorato per i pezzi vintage.
Elemento necessario ma non sufficiente da considerare nel processo di autenticazione di una borsa di Prada è la piccola etichetta di colore bianco presente all’interno della borsa. Essa riporta, nelle creazioni più recenti, il numero di fabbrica dell’articolo. Sempre all’interno della borsa, attenzione alla placca con il logo interno. La prima riga riporta la scritta “Prada” la seconda “Made in Italy”, seguite a volte da “Dal 1913”. Per gli esemplari vintage, invece, segue il nome del brand la scritta “Milano” e, su una terza riga, “Made in Italy”. Qualsiasi luogo di produzione che differisca da quello italiano è indicativo di prodotto non autentico.
La qualità del materiale non si limita a pellami, tessuti e rifiniture. Anche le cerniere rispettano l’eccellenza qualitativa del prodotto Prada. Per i modelli recenti, è fondamentale che, sul retro del cursore in metallo, siano riportati i seguenti marchi: Lampo, Ykk, Riri, Opti o Ipi. La parte superiore del cursore presenta, solitamente, il nome del marchio.
A proposito del logo, ogni pezzo di hardware metallico della borsa deve riportare la scritta Prada con il carattere corretto. Per i modelli più recenti, è consigliato fare attenzione alla “R” del logo: fra la gambetta obliqua e la pancia della lettera vi è un leggero spazio. Non allarmatevi se il logo riportato all-over sul tessuto della fodera interna, intervallato a strisce con una fila di corde disegnate, è composto da un carattere leggermente diverso dal resto dei loghi.
Daniele Conforti