Ecco com’è andato il debutto di Daniel Lee alla direzione creativa di Burberry
A chiudere la London Fashion Week ci pensa Burberry. Il nuovo Burberry, per la precisione. Che forse così nuovo non è. Ma, per il brand, è sicuramente una delle tante prime volte. Questo appuntamento sulle passerelle londinesi ha infatti visto il debutto di Daniel Lee. L’enfant prodige dall’animo british – nasce proprio a Bradford – autore della rinascita di Bottega Veneta.
La collezione Autunno/Inverno 2023-2024 sigilla proprio il nuovo corso del brand britannico dopo la separazione dall’amministratore delegato Marco Gobbetti e, dopo soltanto cinque anni – un tempo brevissimo per la storia del marchio (il suo predecessore, Christopher Bailey, aveva ricoperto la carica per ben diciassette anni) dallo stilista italiano Riccardo Tisci.
Oggi il CEO è Jonathan Akeroyd. E l’asticella da lui imposta è piuttosto alta: mira a trasformare Burberry in un megabrand da 5 miliardi di sterline.
L’obiettivo è lecito, i mezzi forse ancora da affinare. Perché il debutto di Lee alla testa del marchio ha lasciato in molti a bocca asciutta. Tante le contrapposizioni, se non forzate quantomeno fine a loro stesse, troppi i compromessi massimalisti.
Ciò che da Bottega Veneta ha trionfato qui non funziona. La collezione è, tutto sommato, desiderabile; accontenta senza dubbio l’ampissimo pubblico legato al brand – dal GenZ logomane al wanna-be-british.
Con grande rispetto – e in linea con le tendenze contemporanee – Daniel Lee inscena diverse reference d’archivio. Lo si intuisce dalla location: un’enorme tenda in un parco di Kennington, tappezzata di cuscini brandizzati a quadri marroni e coperte. Sulle poltrone dei partecipanti, borse dell’acqua calda abbinate, riprese come clutch in passerella.
Fra i riferimenti più immediati, poi, il trench d’apertura, completato da inserti in faux fur, che impreziosiscono anche la borsa.
Il tartan riveste i grandi classici invernali, dilatato in una nuova verve nelle varianti blu elettrico su bianco, giallo ocra, viola o corallo su bordeaux.
Fa capolino una stampa “anatra”, classy, modulare, ossessiva, ripetuta a contrasto sui pantaloni da uomo e sui completi donna, su bluse e gonne kilt, simbolo evocativo di un certo brit country. Richiamando l’espressione Lovely weather for ducks!, tipica frase che gli inglesi si scambiano quando s’incontrano sotto il diluvio.
Diversi i messaggi letterali. Da I fell in love with you ripetuto dalla colonna sonora, dichiarazione d’amore di Lee a Burberry, a The wind of change stampato su una maglia. E ancora piume, rose – non sempre rosse – e colbacchi.
Con Daniel Lee torna Burberry Prorsum
I nostalgici l’hanno riconosciuto subito. Torna sulla passerella della collezione Fall/Winter 2023 il vecchio logo Burberry Prorsum. In sostituzione del TB, introdotto da Riccardo Tisci in onore del fondatore.
“Avanti” è la traduzione dal latino di Prorsum. Un chiaro riferimento al nuovo futuro di Burberry. Un grande ritorno già anticipato sul profilo social del brand, dove il cavaliere al galoppo con bandiera e scudo si tinge di blu elettrico. Fra i protagonisti della campagna, la modella Liberty Ross, il calciatore Raheem Sterling, il rapper Skepta e l’attrice Vanessa Redgrave.
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Daniele Conforti