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Cosa ci aspettiamo dalla collaborazione tra Balenciaga e Mina

Nel 1978, Mina ha scelto di ritirarsi dalle scene, interrompendo concerti e interviste, ma senza mai abbandonare la sua passione per la musica. In oltre sessant’anni di carriera, ha inciso più di 80 album, eseguendo 1.395 brani in lingue diverse, tra cui italiano, inglese, spagnolo, napoletano, francese, tedesco, portoghese, giapponese e turco. La sua ricerca artistica è stata in costante evoluzione, alimentata da un dialogo continuo con le più varie tradizioni musicali. A maggio di quest’anno, ha pubblicato l’EP Encadenados, confermando la sua inarrestabile creatività, con l’uscita di un nuovo album prevista per novembre. Per questa occasione, Mina ha scelto di collaborare per la prima volta con una casa di moda: Balenciaga. Insieme, hanno realizzato una playlist esclusiva di tre ore e una capsule collection di merchandise Balenciaga Music | Mina, in edizione limitata e interattiva.

Il frutto della collaborazione tra Balenciaga e Mina sarà svelato il 19 settembre, quando uno dei nuovi brani, L’Amore Vero, sarà presentato in anteprima. Il pezzo potrà essere ascoltato attraverso un chip o scansionando il QR code presente sui capi della nuova collezione.

 

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In cosa consiste la collaborazione tra Balenciaga e Mina?

L’influenza di Mina, una delle voci più iconiche della musica italiana e internazionale, si intreccia perfettamente con l’animo cosmopolita ed eclettico di Balenciaga, dando vita a una collaborazione che fonde eleganza e innovazione.

Uno dei pezzi centrali della collezione è un paio di occhiali da sole in edizione limitata, disegnati da Demna e ispirati all’inconfondibile allure di Mina. Il modello riprende il suo celebre make-up occhi, con lenti scure e una forma audace che evoca il suo fascino misterioso. All’interno degli occhiali è inciso l’autografo della cantante, accompagnato da un QR code che permette di sbloccare in anteprima il nuovo singolo L’Amore Vero. Un altro capo chiave è la t-shirt in edizione limitata, decorata con il volto di Mina, il suo autografo e un elenco dei suoi 106 album. Come per gli occhiali, anche la t-shirt è dotata di un chip NFC che, una volta attivato con un dispositivo compatibile, offre l’accesso esclusivo al nuovo brano.

 

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La collezione in collaborazione tra Balenciaga e Mina sarà disponibile in selezionati punti vendita Balenciaga nel mondo e sul sito ufficiale, balenciaga.com, a partire dal 19 settembre.

Demna, grande estimatore di Mina, ha rivelato che tra i suoi brani preferiti dell’artista ci sono E poi, Città vuota e Bugiardo e incosciente, mentre la stima è assolutamente reciproca. Il figlio e produttore di Mina, Massimiliano Pani, ha dichiarato a Vogue:

Mia madre segue da tempo con interesse il tuo lavoro, che considera audace e pionieristico, qualità che sente affini. Quando ha saputo del tuo desiderio di omaggiarla con questo progetto, ha accettato subito con entusiasmo.

Non ci resta che attendere il 19 settembre per scoprire la capsule collection Balenciaga Music | Mina, pronta a conquistare il mondo della moda e della musica.

Mina tra musica e moda

Mina, elusiva e mitologica, ha sempre incarnato un dualismo affascinante: da una parte ribelle sovversiva, dall’altra signora borghese con un’inclinazione domestica. Dal 1978 si è sottratta al pubblico, salutando definitivamente le scene dopo 14 recital alla leggendaria Bussola di Viareggio, senza mai far ritorno sotto i riflettori. Eppure, nonostante la sua lontananza, la sua presenza resta incancellabile.

La moda, però, non è mai stata tra le sue passioni dichiarate: “Compro solo ciò che mi piace. Amo moltissimo le scarpe, anche quelle coloratissime, gli abiti sportivi e quelli da sera. Non mi piacciono i gioielli, tranne qualche solitario che mi sono regalata e una serie di anelli senza valore che porto su tutte le dita,” dichiarava nel 1969, rivelando una noncuranza disarmante. Eppure, i più grandi stilisti la vestirono: dalle fantasie vivaci di Emilio Pucci, alle astrazioni geometriche di Mila Schön, dalla maglia metallica di Paco Rabanne alle creazioni di Valentino, Germana Marucelli, Krizia, Ken Scott e Jole Veneziani. Indimenticabili gli abiti, come quello di chiffon per Le mille bolle blu a Sanremo nel 1961 o il corpino monospalla di Piero Gherardi per i caroselli Barilla nel 1967.

 

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Mina non ha mai seguito le regole del fashion system. Come raccontava Fausto Sarli, pionieristico couturier romano, la cantante arrivava nel suo atelier con indosso solo una pelliccia e una sigaretta accesa tra le dita, pronta a farsi vestire senza alcun riguardo per le convenzioni. Eppure, nonostante il suo distacco, Mina è diventata una leggenda anche nella moda, grazie al suo stile unico e alla sua capacità di oscillare tra il romantico, l’osé, il sofisticato e l’avanguardistico.

La sua prima vera collaborazione con il mondo della moda avvenne nel 1996, sulla copertina del suo album Cremona, dove appariva in un voluminoso abito rosso scarlatto disegnato da Gianni Versace, un incrocio tra un mantello cardinalizio e quello di una regina malvagia. Da allora, le partnership ufficiali sono state rare, ma il suo fascino magnetico ha continuato a influenzare stilisti e creativi. Nel 2012, Dolce & Gabbana scelse Città vuota come colonna sonora di uno spot seducente con Laetitia Casta, mentre nel 2013 fu la volta di Il cielo in una stanza a fare da sottofondo a uno spot diretto da Martin Scorsese per The One, con Scarlett Johansson e Matthew McConaughey. Anche il mondo delle calzature le ha reso omaggio, come la capsule collection di Casadei ispirata alla sua figura, mentre Vogue Italia dedicò a Mina il September Issue del 2018, con una Gisele Bündchen trasformata in un’icona contemporanea della cantante.

Tutti guardiamo le stesse notizie. È difficile essere celebrativi in questo momento. Eppure, anche l’idea della rinascita è bellissima. Questi sono i fiori che emergono dalla terra bruciata – infondono un senso di speranza. Tornano più forti che mai. Qui, l’eleganza è resilienza.

L’impatto di Mina sulla moda si estende fino ai giorni nostri. Al Festival di Sanremo 2020, Achille Lauro, indossando un completo Gucci di Alessandro Michele, ha omaggiato Mina con una lunga treccia rossa, evocando la copertina dell’album Rane Supreme. Un atto di ribellione agli stereotipi di genere che trovò eco anche nella collezione Primavera Estate 2024 di Andrea Adamo, dove un ritratto della cantante con le mani tra i capelli ispirò una serie di capi audaci e sensuali. Infine, il suo influsso ha risuonato anche durante l’attesissimo debutto di Sabato De Sarno per Gucci, accompagnato dalla voce calda di Mina che, con la sua Ancora, ha saputo elevare il momento a pura emozione.

Mina è molto più di una cantante: è un simbolo intramontabile che ha segnato la moda e la cultura popolare, lasciando un’impronta indelebile, come una promessa che continua a riecheggiare nel tempo.

Daniele Conforti