Bottega Series: da Ora Disponibili i Pezzi d’Archivio
Addio al custom-made, basta vintage, il 2022 dà il via ai pezzi d’archivio. Prima sui red carpet, da Gianni Versace a Mugler, poi le iniziative al consumatore, dal reselling di Jean Paul Gaultier, all’open call di Valentino, fino al Gucci Vault. E ora, Bottega Veneta. Bottega Series è un progetto svelato dal brand in occasione del Global Fashion Summit di Copenhagen.
L’obiettivo, chiarisce il CEO Leo Rongone, è quello di incrementare l’impegno nei confronti della sostenibilità. Ogni mese, Bottega Veneta rilascerà una serie di borse d’archivio provenienti dal proprio inventario – non si tratta quindi di articoli second-hand – venduti in esclusiva sul sito web del brand. Dalla classica tote in pelle intrecciata, fino ai modelli Banana e Cabat: sono dodici i modelli che, al momento, sono disponibili nella sezione dedicata. In vendita, per altro, al prezzo originale.
La filosofia di Bottega Series sfida il concetto stesso di stagione: i pezzi senza tempo non hanno bisogno di rispettare un calendario stagionale. Siamo invece concentrati sulla creazione di oggetti unici e straordinari che durino per sempre. Vogliamo mostrare l’eccezionale maestria artigianale e i materiali necessari per realizzare questi pezzi e offrire una panoramica di come l’intrecciato sia stato utilizzato in molti modi in diverse collezioni.
Leo Rongone
Parallelamente al lancio di Bottega Series, la maison si dedica alla consapevolezza del personale interno e del cliente finale attraverso un’app che assegna a ogni prodotto un punteggio su una scala da una a cinque stelle, tradotte in triangoli verdi. La logica valuta i singoli articoli in base alla vicinanza agli obiettivi di sostenibilità prefissati per il 2025.
Il progetto raggiunge perfino il processo produttivo, che, per quanto già indirizzato verso l’eccellenza qualitativa, si prefigge di realizzare prodotti destinati a durare nel tempo. La maison si appresta infatti a rilasciare un certificato di garanzia perenne, che consentirà ai clienti di far riparare le proprie borse “a vita”. Riducendo, così, la necessità di sostituirle.
Una mossa, quella della maison italiana, che per quanto apparentemente borderline fra rispetto dell’ambiente e greenwashing, tiene conto dell’impetuoso fenomeno del reselling. Una fetta di lusso che intacca, inevitabilmente, le vendite ai pinnacoli del fashion luxury. Un’iniziativa azzeccata, conforme all’allure esclusiva di Bottega Veneta, che rende la massa protagonista del cambiamento.
Daniele Conforti