Balmain e Beyoncé collaborano per dare vita a Renaissance Couture
Nella collezione Renaissance Couture, 16 look materializzano lo spirito dell’ultimo album di Beyoncé acclamato per completezza, produzione e ricchezza nei riferimenti, dalla musica dance alla cultura queer delle ballroom. La visione è quella di Olivier Rousteing, ma la collezione è frutto della collaborazione fra la maison di Balmain e Beyoncé.
È l’obiettivo di Louie Banche a raccontarci l’essenza di Renaissance Couture attraverso una preview delle pagine dell’edizione di aprile Vogue France. Volumi, perle, strass, cristalli, piume come fuochi d’artificio, intrecci, velluti: la Renaissance Couture nasce da un sogno di Olivier. È lui stesso a raccontarci un’estate di irrefrenabile creatività, ispirata dalle note di Renaissance.
Quando Beyoncé ha pubblicato per la prima volta quelle straordinarie sedici canzoni, è riuscita a spingermi a rilasciare molto di più, delineando 50 nuove silhouette che contenevano ritmo, spirito e voci del Rinascimento.
Olvier Rousteing
Il legame creativo fra Balmain e Beyoncé è di lunga data: Olivier conosceva bene le sue preferenze in relazione a colori, tagli, tessuti e accessori. Sperimenta così il lusso della semplice creazione: disegna senza un obiettivo preciso, anche se sa quanto amerebbe vedere la sua visione prendere una forma che vada oltre semplici costumi da performance o look da red carpet.
Il suo sogno diventa realtà: da settembre, per la durata di cinque mesi, Olivier Rousteing e il team creativo di Balmain lavoreranno con Beyoncé e la sua stylist, Marni Senofonte. I 50 look originali verranno assimilati e modificati secondo uno spirito comune, fino a svilupparne uno per ogni traccia dell’album.
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A fine gennaio io e il mio team siamo partiti per Los Angeles, trasportando il nostro atelier Balmain sulla West Coast, per lavorare a tempo pieno per dieci giorni con Beyoncé e Marni Senofonte su tutti gli ultimi ritocchi, aggiunte, allestimenti, riprese e montaggi.
Olivier Rousteing
Così, per la prima volta nella storia, una donna nera supervisiona l’offerta couture di una storica casa parigina. Unendo le forze, per altro, con il primo uomo di colore che abbia mai supervisionato tutte le collezioni di una storica casa parigina.
Il risultato? La quintessenza della couture: un album da indossare articolato fra quadridimensionalità materiche e impalpabili tratti di esperienze culturali. La voce che giustifica l’esistenza della musica – così viene definita Beyoncé da Vogue France in occasione di Renaissance Couture – sembra non fermarsi mai. D’altra parte, la visione creativa di Olivier Rousteing continua a tenere alto il nome di Balmain, nonostante stia attraversando un momento fuori dai riflettori dell’hype.
Scopri tutti i look di Renaissance Couture
La maestria di Elie Hirsch prende forma in un bustier tanto sublime quanto impenetrabile. Gli artigiani di Maison Fevrier si dilettano nell’utilizzo di piumaggio spumeggiante, Laurentine Périlhou traduce il savoir-faire parigino in pattern macramè e complessi intrecci di geometrie. E poi, ancora, un alternarsi di frange brillantissime, voluminosi cappelli, drappeggi, piume e gabbie toraciche a chandelier di cristalli.
Daniele Conforti