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Balenciaga fa discutere (ancora) con le sue scarpe Eva 3D

Genio visionario o puro gusto dell’orrido? È già divisiva la collezione Autunno/Inverno 2025 di Balenciaga, presentata sui social attraverso fotografie del tutto grezze scattate direttamente con l’iPhone. Un po’ come se si trattasse di scatti rubati e postati in maniera totalmente randomica, senza occuparsi di ritocchi, né tantomeno curarsi di aloni e dita che occludono l’obiettivo.

Ma a far discutere sono loro, le calzature – se così si possono definire – già protagoniste della moda 2025. Si tratta delle Eva 3D, frutto della creatività dello stilista georgiano Demna Gvasalia, direttore artistico di Balenciaga. Realizzate in collaborazione con Adrian Perrot Garin e Benni Qian, designer che già da tempo si districano nel mondo delle sneaker, le Eva 3D abbracciano il piede lasciandolo per buona parte scoperto. Anche la sua pianta, sì, che andrà indubbiamente a toccare il suolo.

 

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Per l’Autunno della prossima stagione, Balenciaga non si cura sicuramente di ergonomia, confortevolezza e calore. Solo l’alluce e il tallone, infatti, risultano coperti in questo modello di scarpa dalla conformazione anatomica, la cui forma si impronta su quella realistica del piede. Le varianti di colore sono tre (nero, beige sabbia e marrone) e sull’alluce di ogni scarpa troviamo la scritta Balenciaga in rilievo.

Uno sguardo alla collezione Fall/Winter 2025 di Balenciaga

Il lookbook per il prossimo inverno le mostra abbinate a look oversize, pantaloni di stampo sportivo così larghi e lunghi da essere tutt’uno con il pavimento. Un inno alla libertà, a una riconnessione con la realtà, dalla quale nelle ultime collezioni Demna è voluto fuggire o, meglio, si è voluto difendere. Ricordiamo fit estremamente oversize e scarpe sempre più chunky, occhiali da sole che sembrano scudi e giacche che funzionano da armature. Veri e propri caschi, borchie e spalle acuminate. Stiamo forse assistendo al rinascimento della visione artistica del direttore creativo di Balenciaga, afflitto da qualche anno a questa parte da una sorta di crisi in termini di consensi da parte del grande pubblico?

 

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Intanto, il lookbook svelato dalla maison rivela anche una collaborazione col brand automobilistico Lamborghini. Per gli scatti, si abbandonano location esclusive, make-up artist, pose e composizioni da effetto wow. Si punta sulla ruvidità spontanea di scatti tutt’altro che professionali. Una sorta di homemade che rispecchia la crisi di Kering, marchio madre di Balenciaga e altri, e in generale del mondo del lusso nel suo complesso. Certo, questo non è il caso di dire minima spesa massima resa. Perché i prezzi rimangono proibitivi: 750 euro per l’unica maglia a maniche lunghe stampata in collaborazione con Lamborghini ad oggi caricata sul sito ufficiale di Balenciaga.

Daniele Conforti