Un design rilassato, contrastato dalla rigidità dell’iconica catena. La Falabella di Stella McCartney conquista dal primo momento il favore delle celebrities hollywoodiane, che ne accentuano l’esclusività. Scopriamo insieme come autenticare la Falabella di Stella McCartney.

In equilibrio tra stile e praticità, con interni spaziosi e completamente foderati, la Falabella rappresenta uno dei migliori alleati per le necessità quotidiane. La sua costruzione, dopotutto, è sapientemente studiata, spogliata di eccessi e vezzi che ne minerebbero la praticità. Un classico che ha resistito alla prova del tempo.

Avvistata su personalità del calibro di Kate Moss, Beyoncé, Madonna, Rihanna e Salma Hayek, la Falabella viene lanciata nella collezione invernale 2010 di Stella McCartney. Da questo momento, diventa un emblema del brand, che la declinerà in una varietà di colori e dimensioni.

Non tutti conoscono, tuttavia, l’origine del nome di questa it-bag. Stella McCartney è una grandissima amante degli animali e tra i suoi preferiti spiccano i cavalli. Falabella non è altro che il nome di una razza equina di origine argentina molto particolare: gli animali di questa razza sono talmente piccoli da non superare gli 80 centimetri di altezza al garrese (sono ancora più piccoli dei pony!).

Ma non saranno soltanto design e funzionalità a portarla tra le it-bag più desiderate, soprattutto tra le giovani. La designer, infatti, sposa sin dalla fondazione del marchio, avvenuta nel 2001, la lotta alla sostenibilità: oltre al riciclo e alla responsabile ricerca di materiali, il marchio evita l’uso di pellicce e pelli, preferendo brevettare materiali come l’eco-pelle o derivati vegetali (se ancora non l’hai fatto, leggi qui l’articolo dedicato alle nuove frontiere in termini di pelli di Stella McCartney).

Stella McCartney è quindi riconosciuta come una delle maggiori attiviste, grazie alla sua capacità di mantenere accesi i riflettori sul tema della sostenibilità. La moda sostenibile, grazie a lei, è diventata bella e desiderabile, oltre che etica.

Come autenticare la Falabella di Stella McCartney: i materiali

Tutte le scarpe, le borse e gli accessori di piccola pelletteria del brand sono realizzati con eco-pelle vegana e privi di PVC. E chi crede che la Falabella non possa essere considerata un accessorio di lusso per la mancanza di vera pelle, non ha chiaramente attenzionato l’abilità artigianale con cui questo accessorio viene assemblato.

Tutte le borse Falabella sono realizzate in Italia e le cuciture e la struttura esterna della borsa devono risultare uniformi e ben rifinite. La Falabella è infatti costruita con cuciture esposte, che vengono poi perforate a intervalli regolari.

Insieme alla qualità generale delle rifiniture dell’accessorio, inoltre, è importante focalizzarsi sul colore della Falabella. Il brand utilizza infatti una tavolozza di colori unica e riconoscibile, sia dalla tonalità stessa che dalla denominazione del colore. Non incapperai mai in una Falabella che è semplicemente marrone, sarà piuttosto color chicco di caffè.

Per comprendere come autenticare la Falabella di Stella McCartney è fondamentale individuare il materiale che la caratterizza. Il più noto, sostituto della pelle vegana, è chiamato Shaggy Deer. Un materiale estremamente costoso da produrre e brevettato da Stella McCartney, persino più costoso di alcune pelli. Possiede proprietà uniche e peso specifico.

Lo Shaggy Deer, a differenza di repliche meno costose, non risulta né oleoso né tantomeno plastico al tatto. I falsi si rivelano anche molto elastici e incapaci di mantenere la forma originale. Se invece la borsa che stai analizzando è originale, noterai una superficie texturizzata, con un aspetto simile a uno scamosciato sovrastampato con un motivo lucido irregolare.

Come autenticare la Falabella di Stella McCartney: la fodera interna

Anche la fodera può essere un importante segno rivelatore di un falso. La fodera di una Falabella è fatta di nylon riciclato con una trama jacquard che presenta il logo in un motivo circolare. Questo motivo dovrebbe consistere in lettere pulite, ben delineate, e formate da punti. Molti contraffattori non fanno attenzione a questo tipo di dettagli, costosi e poco visibili.

Come autenticare la Falabella di Stella McCartney: il logo interno e le cuciture

Il logo della Falabella non deve essere stampato, ma direttamente inciso sul materiale della borsa, in un’etichetta in eco-pelle solitamente cucita su tutti i lati alla fodera interna. La dicitura corretta è STELLA MCCARTNEY e, a capo, Made in Italy. Anche le cuciture sono un aspetto fondamentale per distinguere un vero da un falso: devono essere uniformi e senza fili tirati, in tinta con il colore della borsa.

Come autenticare la Falabella di Stella McCartney: l’iconica catena e l’hardware

Realizzata interamente a mano in Italia, ogni Falabella è immediatamente riconoscibile per la sua catena piatta tagliata a diamante, collegata al corpo della borsa con visibili cinture a frusta. La catena di una Falabella autentica è realizzata in rutenio o ottone e tagliata a diamante, per garantire la precisione nel taglio.

La catena deve percorrere tutta la lunghezza esterna della borsa, senza spazi o giunture, e dovrebbe essere proporzionata alla dimensione del modello. La Falabella Mini, ad esempio, presenterà anelli più piccoli rispetto alla tote standard.

Se i manici della Falabella sono una continuazione naturale dell’iconica catena, la tracolla, quando prevista, viene invece agganciata con due anelli alla maglia metallica.

L’ultimo aspetto da considerare per capire come autenticare la Falabella di Stella McCarntey è l’elemento in hardware, caratteristico: un disco collegato alla catena esterna. Questo ciondolo circolare include sempre il logo del marchio formato da piccoli punti, simile al design che ritroviamo nella fodera. Lo stesso logo deve essere riprodotto in maniera precisa e senza sbavature anche sul bottone magnetico interno di chiusura. Se la borsa presenta una tasca interna, infine, troverai un altro disco come tirante per la chiusura a zip, che, per altro, deve essere marchiata YKK.

Daniele Conforti