Vivienne Westwood Buy Less
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Vivienne Westwood Buy Less

All’asta la collezione personale di Vivienne Westwood

La ragione per cui faccio moda è per distruggere la parola conformismo.

Queste parole di Vivienne Westwood risuonano ancora più forti a più di un anno dalla sua scomparsa. Non solo abiti, ma veri e propri manifesti politici e sociali, le creazioni di Westwood si sono sempre distinte per un audace mix di storia, arte e provocazione. L’approccio ribelle e teatrale della regina punk ha spostato definitivamente i confini dell’abbigliamento.

Dai corsetti ispirati al Settecento ibridati con le sartorie di Savile Row, fino agli abiti che hanno trasformato i palcoscenici delle sue sfilate in teatri di espressioni culturali estreme — con apparizioni di sexy corsari, baci saffici, e cadute leggendarie in abiti di marabù.

La prossima estate tante delle sue creazioni saranno all’asta. Una rara opportunità per i collezionisti e gli ammiratori di possedere un pezzo dell’eredità di una delle figure più audaci e influenti nella storia della moda. È anche un momento per riflettere sul potere della moda come strumento di cambiamento sociale, un concetto che Vivienne Westwood ha incarnato per tutta la sua vita. Christie’s, che ospiterà l’asta, con la sua lunga storia nel gestire eventi di significato culturale, è il luogo ideale per questa celebrazione della vita e del lavoro di Westwood.

L’asta di moda di Christie’s

La prestigiosa casa d’aste Christie’s annuncia un evento senza precedenti per l’estate del 2024: l’asta del guardaroba personale di Vivienne Westwood. Questo evento, che avrà luogo dal 14 al 24 giugno a Londra, comprende circa 500 pezzi che abbracciano oltre quattro decenni di carriera della designer. Tra le collezioni rappresentate ci sono capi iconici dalla collezione Pirates dell’Autunno/Inverno 1981, che ha lanciato il movimento New Romantic, alla Harris Tweed dell’Autunno/Inverno 1987, celebre per la sua celebrazione della britannicità.

Un highlight dell’asta sarà l’abito della collezione Witches dell’Autunno Inverno 1983 1984, pietra miliare delle collaborazioni tra moda e arte con gli omini stilizzati di Keith Haring a stagliarsi su t-shirt e gonne che fecero impazzire anche Madonna, nonché opera prima della stilista inglese terminato il sodalizio professionale con l’impresario Malcolm McLaren. Ma anche abiti da grande soirée indossati dalla Westwood in occasione di vari eventi, o alcuni dotati di sinuosi dettagli sul décolleté e ispirati ai costumi del XVI secolo. Ci sarà anche un abito floreale in maglia che la stessa stilista ha dichiarato essere il suo preferito, uno in velluto a coste indossato per più di vent’anni e un abito principesco parte della collezione Primavera Estate del 2011 che, con minuziosi rammendi sul punto vita, è manifesto del suo sincero attivismo contro il climate change.

Altri pezzi notevoli includono il Mini-Crini della primavera/estate 1985, che reimmagina il crinolino in una forma miniaturizzata e moderna, riflettendo l’influenza della musica punk e dei Sex Pistols, di cui Westwood era un pilastro stilistico. Questi pezzi non solo rappresentano la storia della moda ma incarnano le campagne attiviste di Westwood, come evidenziato dal suo famoso discorso sul cambiamento climatico e la sostenibilità.

Tutti i proventi dell’asta saranno devoluti a organizzazioni benefiche che riflettono le passioni di Westwood. Tra queste, la Vivienne Westwood Foundation, Amnesty International, e Medici Senza Frontiere riceveranno sostegni significativi per continuare la lotta a favore dei diritti umani e dell’ambiente.

Oltre alla vendita di abiti storici, l’asta includerà anche una serie di carte da gioco progettate dalla Westwood nel 2017. Queste carte, decorate con grafiche punk e messaggi su temi come il riscaldamento globale e la sostenibilità, saranno vendute separatamente, con stime di raccolta tra 30.000 e 50.000 sterline. Il ricavato sarà interamente devoluto a Greenpeace, sottolineando ancora una volta l’impegno di Westwood verso la sostenibilità ambientale.

 

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Quanto valgono capi di Vivienne Westwood?

Come osserva Lucy Bishop, banditrice presso la casa d’aste Kerry Taylor, la scomparsa di un designer porta inevitabilmente un aumento di interesse e potenzialmente di valore per i suoi lavori: “Quando uno stilista scompare, il suo lavoro aumenta di valore, tuttavia, non è sempre così grande come si crede”.

Questo fenomeno si verifica a causa della percezione che non verranno creati nuovi pezzi da quel designer, rendendo le sue creazioni preesistenti più rare e preziose. Kerry Taylor Auctions, fondata nel 2003 da Kerry Taylor e conosciuta per la specializzazione in costumi antichi, ha visto aumentare il valore di molti designer postumi durante le sue aste.

Il forte interesse mostrato dalla Generazione Z verso il punk e tutto ciò che riguarda la cultura alternativa ha contribuito inoltre a mantenere significativamente alta la domanda per i capi di Vivienne Westwood. Opere come l’anime giapponese Nana, che presenta personaggi vestiti in Westwood, hanno amplificato questo fenomeno. Bishop sottolinea:

Negli ultimi due anni Vivienne Westwood ha registrato un aumento della domanda per i suoi modelli degli anni ’80 e ’90, in particolare per i suoi corsetti. È stato meraviglioso vedere una nuova generazione scoprire e apprezzare il suo lavoro.

I pezzi firmati dalla regina punk, come quelli di altri designer di fama gestiti da Kerry Taylor e Christie’s, vengono valutati per l’asta “in base all’esperienza e alle aspettative realistiche del mercato“, afferma Bishop. Questo processo implica un’analisi dettagliata del mercato attuale, delle tendenze di consumo e della rarità degli articoli, al fine di stabilire un prezzo di partenza che sia equo ma che anche valorizzi adeguatamente il pezzo messo in vendita.

Daniele Conforti