Image Alt
 • Fashion  • Addio al Gigante della Moda André Talley

Addio al Gigante della Moda André Talley

A darne conferma è il suo agente letterario, David Vigliano: André Leon Talley muore il 18 gennaio all’età di 73 anni, in un ospedale di New York. Women’s Wear Daily, W e il New York Times sono solo alcune delle testate che hanno ospitato la sua personalità. Per non parlare della presenza eccentrica e sgargiante nei panni di Editor at Large per Vogue America, un ruolo che l’ha inglobato nella sfera personale della glaciale Anna Wintour.

Fashion Moment 3 Andrè Talley

Nato a Washington nel 1948 e cresciuto in North Carolina in piena epoca segregazionista, André riesce a lasciarsi alle spalle anni di abusi e di razzismo grazie a un master alla Brown University. Sono questi gli anni in cui legge le riviste di Vogue in biblioteca per scappare con la mente in un mondo fatto di lusso e bellezza. Senza sapere che, anche grazie a questa testata, si sarebbe imposto nel tempo come una delle autorità più riconosciute in questo settore. Un ruolo, per altro, raramente ricoperto da un individuo afroamericano, in tempi in cui inclusività e diversità – valori ampiamente promossi dal gigante “buono” – erano concetti sottaciuti. Nella sua autobiografia A.L.T.: A Memoir scrive che “lo stile trascende razza, classe e tempo“. Che dire, i caftani colorati, i cappelli vistosi, le borse Louis Vuitton e gli orologi di diamanti che adorava sfoggiare ne sono la prova.

Dobbiamo aspettare il 1983 per assistere all’ascesa del primo uomo di colore al ruolo di editor at large e direttore creativo di una rivista del calibro di Vogue. Si origina qui il sodalizio artistico con Anna Wintour, che, dopo ben 30 anni, terminerà in una vera e propria bomba nel fashion system. Nel suo memoir, Talley spende per l’ex collega parole al vetriolo, definendola “incapace di gentilezza” e “immune a tutto, tranne che al potere”.

André Leon Talley e Anna Wintour

Ricordiamo il grande creativo anche per lo stretto contatto che, nel tempo, ha stretto con i maestri della moda: amico e confidente di Yves Saint Laurent e Karl Lagerfeld, ha lavorato con Paloma Picasso, Diane von Furstenberg, Bethann Hardison, Manolo Blahnik. Giornalista autorevole e talent scout, molti designer devono al suo occhio infallibile il loro successo. Un nome su tutti: John Galliano. Talley era amato e temuto in egual misura: nella lunga carriera ha vergato editoriali taglienti e provocatori, senza risparmiare stilettate. La sua figura è stata comunque rivoluzionaria: in un settore per definizione esclusivo, che solo di recente si è aperto alla diversità etnica e culturale, Talley ha scardinato antichi tabù e pregiudizi. Ha spinto molti designer a scegliere modelle di colore nei loro casting e ha usato la sua influenza per aprire le pagine di Vogue alla diversità. Gli americani lo definirebbero larger than life, più epico della vita stessa.

André Leon Talley e Cher

André Leon Talley e Karl Lagerfeld

André Leon Talley e Diana Ross

Daniele Conforti