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Versace Primavera/Estate 2025 alla riscoperta degli anni Novanta

La sfilata di Versace Primavera/Estate 2025 è stata un inno audace agli anni Novanta, ma non si è limitata a una semplice operazione nostalgia. Donatella Versace impiega elementi chiave del passato per costruire un’estetica che parla al futuro, mescolando riferimenti alla cultura pop e al rock di quegli anni con un approccio contemporaneo. Ma cosa rende questa collezione tanto discussa?

Rock glamour Versace Primavera/Estate 2025

Versace sceglie il Castello Sforzesco come location per la sua collezione SS25, un luogo di potere e tradizione che ha fatto da cornice a uno show sorprendente. Al calar del sole, la maestosa struttura si è trasformata in un palcoscenico dove il glam rock e l’anima ribelle del brand hanno preso il sopravvento. Le luci soffuse e la colonna sonora evocativa hanno creato un’atmosfera quasi teatrale, in cui i modelli, che ricordavano le icone del grunge e del glam anni ’90, hanno sfilato con una sicurezza disarmante.

Uno degli aspetti più evidenziati nel video è la scelta delle modelle, tra cui spicca Kendall Jenner, che incarna perfettamente il dualismo tra il glamour e la ribellione. Le figure iconiche che calcano la passerella non sono solo nomi di moda, ma vere e proprie star della cultura pop, perfette rappresentanti della fusione tra stile e potere mediatico. La presenza di celebrità del calibro di Jacob Elordi rafforza questa connessione con l’epoca dei Nineties, quando i confini tra moda, musica e cinema erano quasi inesistenti.

La pelle, un materiale che da sempre è parte del DNA di Versace, ha giocato un ruolo chiave anche in questa collezione. Non si tratta tuttavia della classica pelle. Versace ha sperimentato con texture lucide e opache, introducendo anche capi decorati con borchie e dettagli metallici, accentuando il lato rock della collezione. I tagli asimmetrici e le sovrapposizioni hanno dato una nuova energia a capi altrimenti tradizionali, mentre le scollature profonde e le trasparenze suggeriscono una sensualità sfacciata, tipica del marchio.

I look inaspettati alla sfilata di Versace Primavera/Estate 2025

La collezione ha sorpreso molti per la sua capacità di rievocare lo spirito ribelle degli anni ’90, ma con un twist moderno. Versace abbraccia nuovamente le stampe audaci e i colori forti, tra cui viola, rosso fuoco e oro metallico. Questi elementi sono stati combinati in look stratificati che sembrano fatti per una donna sicura, che non teme di esprimere la propria forza attraverso lo stile. Il denim, un materiale raramente associato al glamour Versace, viene elevato grazie a dettagli sartoriali impeccabili.

Uno degli aspetti più intriganti della collezione SS25 è stato il ritorno dei completi oversize, che richiamano l’estetica grunge tanto cara all’epoca. Questi capi destrutturati, apparentemente informali, sono stati elevati grazie all’uso di tessuti preziosi e accostamenti audaci di colori e texture. Il grunge viene ripensato non come un abbigliamento casual, ma come un mezzo per comunicare potenza e sicurezza. I completi maschili oversize, spesso accompagnati da camicie slacciate e cravatte annodate in modo casuale, riportano in auge un’estetica che celebra la noncuranza stilosa.

 

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Il potere dei dettagli alla sfilata di Versace Primavera/Estate 2025

Gli stivaletti con tacchi alti, decorati con borchie e catene, si abbinano perfettamente agli abiti in pelle, completando un look aggressivo e sensuale. Le borse, invece, giocano su contrasti di dimensioni: dalle clutch microscopiche, quasi gioielli da portare a mano, alle borse oversize decorate con dettagli dorati, perfette per chi cerca un accessorio che non passi inosservato. Questi elementi rafforzano l’idea di una donna Versace sicura di sé, che usa la moda come strumento di potere e auto-espressione.

Una collezione divisiva

Tuttavia, non tutto è stato accolto positivamente. Molti si chiedono se la sfilata, pur innovativa nei dettagli, non abbia forse esagerato nel voler rievocare i codici degli anni ’90. La collezione ha diviso il pubblico: da un lato, chi ha apprezzato il ritorno a un’estetica più audace e ribelle, dall’altro, chi ha ritenuto che mancasse di coesione e visione innovativa. I riferimenti al passato sono stati visti da alcuni come un omaggio necessario, da altri come un tentativo di giocare sul sicuro.

Tra esagerazione e sobrietà per gioielli e occhiali

Nel campo degli accessori, i gioielli hanno fatto da protagonisti, con una dicotomia interessante tra esagerazione e minimalismo. Da un lato, le passerelle hanno visto un ritorno ai maxi gioielli: collane oversize, orecchini a cerchio di dimensioni esagerate e bracciali in materiali metallici lucidi che diventano veri statement. L’ispirazione sembrava provenire da un mix tra lo stile anni Ottanta, con le sue esagerazioni, e il futuro, con elementi che ricordano l’estetica cyberpunk.

Dall’altro, molti designer hanno proposto gioielli minimalisti, fatti di linee pulite e materiali preziosi, come oro e argento, ma senza eccessi. Questi accessori riflettono la crescente tendenza verso una moda più discreta, che privilegia la qualità e la raffinatezza rispetto alla quantità. Lo stesso vale per gli occhiali, che alternano montature gigantesche e audaci a silhouette pulite e rigorose, richiamando un’estetica che punta all’essenziale.

Daniele Conforti