Alessandro Michele
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Cosa c’è da aspettarsi da Alessandro Michele per Valentino?

I rumor sono diventati realtà. Alessandro Michele farà veramente il suo ingresso in maison Valentino l’ormai imminente 2 aprile 2024. Dopo un quarto di secolo, di cui otto anni in veste di direttore creativo (da luglio 2016!), Pierpaolo Piccioli cede maison Valentino ad Alessandro Michele, reduce dal ruolo di creative director per Gucci fino alla fine del 2022. Così, in un momento storico estremamente complesso per questo ruolo, con cambiamenti sempre più frequenti e strettamente legati alla desiderabilità del brand e, in soldoni, alle vendite, questa ulteriore perdita lascia tutti col fiato sospeso. Non che il passato di Michele da Gucci non lasci ben sperare per il futuro di Valentino.

Pierpaolo Piccioli, sai quello che lasci ma non sai quello che trovi

 

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L’addio di Pierpaolo Piccioli prima, il vociferare di possibili eredi al trono e la notizia ufficiale della nomina di Alessandro Michele poi hanno reso la settimana appena trascorsa un alternarsi di colpi di scena e tensioni fitte di misteri e gossip. Già dallo scorso settembre, in realtà, si ipotizzava l’uscita di scena di Piccioli e da più di un anno l’assenza di Alessandro Michele nel panorama fashion si faceva sentire.

Oggi, invece, ci si guarda alle spalle e si rimane meravigliati dal percorso, dal contributo e dal ruolo di Piccioli nel plasmare l’identità di Valentino, elevando il brand a una vetta di creatività, bellezza e fascino internazionale. Un’eccellenza made in Italy codificata da elementi estetici ormai parte del DNA della maison, dalle leggere e sfarzose piume alle borchie spike della linea Rockstud, introdotta proprio da Pierpaolo alle sue collezioni di debutto, fino ai grandi volumi edulcorati, al rigore classico e alle inimitabili nuance di colore, dal rosso al Pink PP.

Un creativo gentile, umano, lontano dal classico archetipo di direttore creativo arrogante e solitario, ma dotato di un eclettismo capace di tradurre i concetti più complessi, anche quelli legati alle battaglie sociali estremamente care a Piccioli, in creazioni stupefacenti. Apprezzate tanto, tantissimo, dalle celebs di calibro internazionale.

Alessandro Michele e la transizione di Valentino

 

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È un onore incredibile. Sento l’immensa gioia e l’enorme responsabilità di entrare a far parte di una maison de Couture che ha la parola ‘bellezza’ scolpita in una storia collettiva fatta di eleganza distintiva, raffinatezza e grazia estrema. Cerco parole per nominare la gioia, per considerarla, per trasmettere realmente quello che sento; i sorrisi che sgorgano dal petto, la beatitudine della gratitudine che illumina gli occhi, quel momento prezioso in cui necessità e bellezza si raggiungono e si incontrano. La gioia, però, è una cosa così viva che ho paura di ferirla se oso pronunciare il suo nome.

Sono queste le parole riportate in esclusiva su Vogue per l’annuncio di Alessandro Michele alla testa creativa di Valentino. Torna a Roma, come da lui tanto desiderato, a lavorare negli atelier di Piazza Manganelli per presentare la sua prima collezione estiva SS25 alla Paris Fashion Week della prossima estate.

Alessandro Michele si cementerà anche per la prima volta con la haute couture. Il mondo della moda freme: siamo entusiasti di scoprire come la peculiarità visionaria del designer e gli storici codici della maison si fonderanno sulla passerella. Valentino potrebbe dopotutto configurarsi come scenario ideale per Alessandro Michele, che da sempre ha fatto della resistenza al mantra della velocità il manifesto del suo agire creativo e che nel desiderio di cimentarsi con la couture ci spalancherà le porte verso nuovi prodigiosi universi.

Del resto, da questo punto di vista, seppur all’apparenza molto diversi nei codici e nelle estetiche, Alessandro Michele e Pierpaolo Piccioli, per il loro umanesimo e la loro profondità di pensiero, la loro sensibilità e il patrimonio valoriale a cui associano il proprio mestiere, sono molto più vicini di quanto si possa immaginare. E questa notizia ci lascia ben sperare, ci fa tornare a sognare, e a credere ancora nella Moda con la M maiuscola, nel suo straordinario potere di creare prodigio e meraviglia: perché solo un genio può portare avanti il lavoro di un altro genio.

Alessandro Michele sarà quindi ancora strettamente legato al gruppo Kering, che aveva già acquisito una quota del 30% di Valentino dal fondo katariota per arrivare poi a rilevare la società al 100% entro il 2028.

Daniele Conforti