Addio a Iris Apfel, la centenaria appena adolescente
La scomparsa di Iris Apfel il 1° marzo 2024, all’età di 102 anni (e mezzo), ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo della moda e del design. Conosciuta per il suo stile massimale inconfondibile, la sua vivacità intellettuale e il suo spirito imprenditoriale, Iris Apfel è stata una figura di spicco nel panorama culturale globale, influenzando stilisti, artisti e appassionati di moda in tutto il mondo. Nel 2005 il Met, non a caso, già le dedicò un’importante retrospettiva.
Al The Guardian aveva affermato di non essere mai stata fan di Chanel: impensabile per chiunque altro bazzicasse la moda, ma non per lei, libera da sempre e per sempre. A Elle aveva invece dichiarato il suo stacanovismo (“io lavoro sempre, sabato e domenica compresi”): negli anni, effettivamente, ha fatto proprio di tutto. Dalle capsule di moda ai profumi, alle auto, oltre a essersi occupata per una vita intera di interior design e ad aver firmato gli interni della Casa Bianca per 9 presidenti, da Harry Truman a Bill Clinton.
Iris Apfel: vita e stile senza regole
Nata in una famiglia ebrea a New York nel 1921, Iris Apfel ha intrapreso un viaggio straordinario che l’ha vista trasformarsi da studentessa di storia dell’arte a icona globale della moda. La sua educazione alla New York University e all’Università del Wisconsin ha posto le basi per una carriera che ha abbracciato la moda, il design d’interni e l’arte con una passione e un entusiasmo inesauribili.
Iris Apfel, Barrel prima del matrimonio con Carl Apfel, comincia, come molti di noi, facendo fotocopie presso l’ufficio di una nota testata americana, Women’s Wear Daily, Bibbia indiscussa della moda del tempo, una palestra fondamentale per Iris, che in parallelo fa da assistente all’illustratore Robert Goodman. La laurea in Storia dell’Arte è nutrita dal fascino verso abiti e tessuti, sperimentati carnalmente nella boutique della madre Sadye – ebrea di origini russe –, scampoli e fantasie a casa della nonna.
La sua collaborazione con il marito Carl Apfel nella fondazione di Old World Weavers, un’azienda tessile di alta qualità, ha segnato l’inizio di una straordinaria avventura nel mondo della moda. L’Europa, e l’Italia in particolare, gli spalancano le porte di un mondo estremamente affascinante. «Trovammo broccati, damascati, qualsiasi genere di meraviglia… Non volevamo solo stoffe particolari, ma anche aziende in grado di riprodurle con esattezza». L’eccellenza artigianale italiana rappresenta la perfetta risposta al loro desiderio. E il mercato se ne innamora. I loro tessuti arrivano in case vip come quelle di Greta Garbo, Estée Lauder e Montgomery Clift.
L’estro e l’intelletto artistico della Apfel non si limita però alla moda. Anzi, eccelle nel rinnovo del look di uno degli uffici più rappresentativi e sacri del mondo: lo Studio Ovale. Un’opera che consacra la creativa newyorkese come personalità eclettica, vulcanica, disinvolta. Un mix di ispirazioni, dall’haute couture ai mercatini, una totale anarchia di stile che sfocia, tutt’oggi, nella sperimentazione più genuina, per cui «More is more and less is bore».
Un’icona senza età, anche sui social media
Con quasi 3 milioni di follower su Instagram al momento della sua morte, Iris Apfel ha dimostrato che l’età è solo un numero quando si tratta di rimanere rilevanti nel mondo digital. La sua presenza online era una fonte di ispirazione per molti, mostrando che la moda e lo stile sono accessibili a tutti, indipendentemente dall’età. Le sue pubblicazioni, piene di saggezza, humor e una dose sana di autoironia, hanno reso il suo account un must-follow per chiunque fosse interessato alla moda, al design e all’arte di vivere con stile.
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Le collaborazioni di Iris con marchi come H&M, Citroën e MAC hanno sottolineato la sua capacità di trasversalità culturale e commerciale, portando la sua estetica unica a un pubblico più ampio. Queste partnership hanno dimostrato come il suo approccio alla moda – audace, senza paura e sempre originale – potesse essere applicato con successo in diversi contesti, dalla haute couture al fast fashion, dall’automotive al beauty.
La sua presenza nel mondo della moda non si limitava alle collaborazioni di marca. La sua esposizione al Met nel 2005 e la sua partecipazione come modella non-convenzionale hanno infranto le barriere dell’età e del preconfezionato, ribadendo il suo messaggio che la moda è per tutti, indipendentemente dall’età o dal background.
La filosofia di Iris Apfel sulla moda e sulla vita era semplice ma rivoluzionaria. Il suo messaggio era un invito a esprimere se stessi al massimo, senza paura del giudizio altrui. La sua scomparsa segna la fine di un’era ma lascia un’eredità che continuerà a influenzare il mondo della moda e del design per generazioni.
Iris Apfel non era solo una fashion icon; era un esempio vivente di come vivere una vita piena, con curiosità, passione e, soprattutto, stile. Il suo impatto sul mondo della moda è incalcolabile, non solo per i suoi contributi diretti ma anche per il modo in cui ha ispirato gli altri a vedere la moda come un mezzo di espressione personale e di gioia.Il suo lascito è un invito per tutti noi a esplorare, sperimentare e abbracciare la nostra unica voce nel mondo della moda e oltre. Iris Apfel ci ha insegnato che la moda non è solo ciò che indossiamo, ma come scegliamo di vivere le nostre vite – con coraggio, colore e un inconfondibile senso dello stile.
Daniele Conforti