Juergen Teller: il fotografo di moda in mostra a Milano
Fotografia e moda si incontrano alla Triennale di Milano, dove viene inaugurata una mostra che raccoglie più di mille fotografie del celebre fotografo di moda tedesco Juergen Teller. Dal titolo I need to live, l’esposizione, curata da Thomas Weski, in collaborazione con l’artista e Dovile Drizyte, è la più completa mai realizzata del suo lavoro.
Presentata prima al Grand Palais Éphémère di Parigi lo scorso 16 dicembre, la mostra ripercorre tra progetti personali, editoriali, commissioni e campagne di moda la carriera del fotografo tedesco, che ha da poco compiuto sessant’anni.
Ritratti di celebrità, progetti di moda provocatori, lavori su commissione e di ricerca. Le fotografie di Juergen Teller sono molto diverse tra di loro, ma lo stile è unico, preciso, diretto, realistico e anticonvenzionale. Dirompente la sua capacità di mettere a nudo le persone che ritrae, sia fisicamente, come nel caso di Charlotte Rampling e Vivienne Westwood, che metaforicamente, come Yves Saint Laurent e Sinéad O’Connor. Il risultato è sempre genuino, anche quando si tratta di icone e celebrità come Boris Mikhailov, Agnès Varda, Kate Moss o Kim Kardashian. A Juergen Teller, dopotutto, interessa il tratto umano e fragile, grottesco.
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L’esposizione milanese vede Saint Laurent come main partner.
Juergen Teller è un fotografo straordinario. L’intelligenza, il senso dell’umorismo e il rispetto che lo contraddistinguono rendono il suo lavoro un vero e proprio gioco introspettivo, in cui i flashback sono allo stesso tempo omaggi e allusioni ai miti fondanti della Maison Yves Saint Laurent. La nostra collaborazione per Saint Laurent è incentrata sulla ricerca delle origini, intese come volano della creatività.
Commenta così Anthony Vaccarello, direttore creativo di Saint Laurent, che per l’occasione ha collaborato con il fotografo per la creazione di una collezione lifestyle unica, che comprende abbigliamento, articoli per la cassa, accessori e vinili, tutti illustrati con una fotografia dell’artista.
La moda raccontata dall’obiettivo di Juergen Teller
Yves Saint Laurent, Helumt Lang, Celine, Missoni, Moschino, Louis Vuitton, Valentino, Adidas: sono innumerevoli i brand che hanno collaborato con l’obiettivo di Juergen Teller. Il lavoro del fotografo tedesco, dopotutto, è espressione di un fenomeno di rottura che ha segnato gli anni tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta.
Se gli anni Ottanta hanno segnato l’epoca degli eccessi, la celebrazione del successo e la religione del successo, con una moda status symbol da sfoggiare sulle riviste patinate, con gli anni Novanta le certezze economiche hanno iniziato a vacillare. Il glam che aveva contraddistinto la moda nella decade precedente lascia lo spazio ai talenti di una nuova epoca: John Galliano, Alexander McQueen, Helmut Lang, Maison Margiela e Ann Demeulemeester.
Nasce così l’anticonvenzionalità, la moda destrutturata ed edgy, d’ora in poi definita democratica. La moda non è più per pochi eletti, si passa dall’haute couture al ready-to-wear, fino a un moltiplicarsi di collezioni e pre-collezioni. Le tendenze diventano sottoculture e proposte variegate. Per tutti. Anche le immagini, agli inizi degli anni Novanta, contribuiscono a questo cambiamento: la nuova estetica di Juergen Teller introduce il concetto di realismo nella moda, valorizzando la quotidianità, la semplicità che acquisisce dignità.
La bellezza è anticonvenzionale, non nasconde i segni dell’età, i difetti, le irregolarità. Questo anche attraverso la tecnica dello snapshot, nata negli anni Settanta, che viene utilizzata per la prima volta per illustrare la moda. Per eliminare ogni ombra e dare ancora più risalto ai suoi soggetti, infatti, Teller sdogana l’uso del flash di giorno, con scatti sovraesposti.
Le immagini sembrano private, intime, non destinate al grande pubblico. Eppure è la genuinità senza filtri del lavoro di Juergen Teller che gli garantisce un posto tra gli artisti più celebrati nel mondo della moda: i suoi scatti vengono pubblicati sulle più importanti riviste di settore, come Vogue, i-D, W Magazine, Dazed, Arena Homme + e The Face.
Le celebrities immortalate da Juergen Teller
Lo stile di Juergen Teller è fuori dalle righe, eppure minimalista. Tra le celebrità che ha fotografato, Björk, Beyoncé, Iggy Pop, Kim Kardashian, Pelé e Rihanna. Una delle caratteristiche più apprezzate della fotografia di Teller è l’assenza di divismo: pur fotografando persone di grande fama, riesce a rappresentarle in modo realistico e diretto, dando risalto alle loro imperfezioni anche grazie a un massiccio utilizzo della tecnica del flash.
Nella vita cerco sempre l’avventura. Voglio fare cose che non ho mai fatto prima. Se nello star system sono tutti attentissimi alla loro immagine, quando io entro nelle foto c’è la natura più selvaggia.
Dai Nirvana a Loewe: i lavori più celebri di Juergen Teller
Juergen Teller comincia a fare fotografie agli inizi degli anni Ottanta, quando si iscrive a un corso biennale alla Staatslehranstalt di Monaco di Baviera. Nel 1986, per evitare la leva militare obbligatoria, si trasferisce a Londra, dove inizia a farsi conoscere fotografando musicisti e gruppi emergenti, come Cocteau Twins e MARRS. Acquisisce notorietà internazionale nel 1990, quando realizza la copertina del singolo della cantautrice irlandese Sinéad O’Connor Nothing Compares 2 U.
Nel 1991 torna in Germania, dove accompagna i Nirvana nelle tappe tedesche del tour Nevermind con un reportage ricordato ancora oggi come il migliore dedicato a Kurt Cobain e compagni.
Juergen Teller approda nel mondo della moda nel 1996, con le foto di copertina più famose della storia della rivista tedesca Süddeutsche Zeitung Magazin, quella che ritrae la modella statunitense Kristen McMenamy nuda con la parola Versace disegnata in un cuore sul petto.
La popolarità del fotografo raggiunge il grande pubblico. Nella moda, stringe un profondo legame creativo con Vivienne Westwood, per cui realizza diverse campagne pubblicitari e scatti più intimi. Inizia nel 1998 la collaborazione con Marc Jacobs, per cui cura le più note campagne pubblicitarie. Negli ultimi anni Teller collabora invece con la casa di moda francese Celine: è lui a scattare il celebre ritratto della scrittrice e giornalista statunitense Joan Didion, morta nel 2021, con degli enormi occhiali da sole del marchio. Recentemente, invece, l’abbiamo visto alle prese con la campagna virale di Loewe, che vede come protagonista l’ottantottenne Maggie Smith.
Daniele Conforti