I look e gli accessori più belli disegnati da Matthew Williams per Givenchy
È la volta di Givenchy: Matthew Williams, dopo soltanto tre anni, lascia la direzione creativa della maison. Un cliché, ormai, in un panorama moda che vede susseguirsi direttori creativi alla velocità della luce – un andirivieni impensabile già soltanto 10 anni fa. Le pre-collezioni Autunno/Inverno 2024 saranno quindi le ultime firmate dallo stilista americano per Givenchy.
Essere il direttore creativo di Givenchy è stato, come ho detto al mio arrivo nel 2020, il sogno di una vita. In questi tre anni, ho cercato di perpetuare l’eredità di Hubert de Givenchy portando allo stesso tempo la mia visione creativa e vorrei ringraziare sinceramente lo studio, Renaud de Lesquen e LVMH per questa incredibile opportunità.
Matthew Williams
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Da gennaio, Matthew Williams, nato a Chicago e cresciuto alla scuola del luxury streetwear, si dedicherà appieno al suo brand, 1017 Alyx 9SM, fondato nel 2015 con la partnership di Luca Benini di Slam Jam, sottotono rispetto all’appeal di interesse che aveva caratterizzato l’esordio del brand. Il suo curriculum annovera collaborazioni con Nike, Moncler, Macintosh e Dior.
Vorrei ringraziare Matthew per tutta l’energia che ha portato a Givenchy. Le sue collezioni, decisamente creative e contemporanee, hanno innescato una nuova dinamica e trovato il loro pubblico. Mi unisco a tutti coloro che hanno avuto il piacere di lavorare con Matthew nell’augurargli ogni successo nelle sue prossime iniziative.
Renaud de Lesquen, CEO di Givenchy
Chi sostituirà Matthew Williams alla guida di Givenchy?
La domanda sorge spontanea: chi sarà il sostituto di Matthew Williams? Si vociferano nelle retrovie dei social papabili next-in-line, da Riccardo Tisci, nel ricordo degli anni di gloria che Givenchy visse sotto la sua direzione creativa, ad Alessandro Michele, che, ancora oggi, rimane disoccupato in qualità di direttore creativo. Il suo intervento, in effetti, potrebbe segnare un periodo di rinascimento del marchio, che negli ultimi anni ha volato sotto i radar dell’hype.
Perché, dopotutto, l’intervento di Matthew Williams ha rappresentato un periodo di passaggio tra un direttore creativo e un altro. Gli riconosciamo l’abilità nell’unire il rigore sartoriale di Hubert all’estro contemporaneo, la capacità di ibridare tecnica e streetwear in visioni precise, che, evidentemente, non hanno pienamente convinto i direttori di LVMH.
Gli accessori più iconici introdotti da Matthew Williams per Givenchy
Talento versatile e con un obiettivo nitido, quello di creare un cambiamento positivo nell’industria della moda, Matthew Williams è dotato di una spiccata abilità nel creare connessioni culturali e artistiche con grande abilità tecnica.
Tra gli accessori portati in auge nella sua epoca, lo stivale Shark Lock, che nelle sue ultime versioni è stato caratterizzato dall’iconico lucchetto 4G, sia in versione thigh-high che alla caviglia. Interessante lo Shark Lock Cowboy, il modello realizzato in pelle nera invecchiata o in pelle di vitello con motivo ornamentale floreale impresso.
Il motivo 4G si è riversato anche nelle borse. È questo il nome di battesimo del modello disegnato per la collezione Pre Fall 2021. Minimale, contemporanea e strutturata, figlia dell’heritage di Givenchy e delle passione delle simmetrie di Hubert.
Un accessorio timeless, discendente delle it-bag Antigona e Antigona Soft, con un’evoluzione concettuale delle chiusure: magnetiche, tecniche, realizzate con metalli nobili che continuano la narrazione stilistica dei lucchetti utilitari e lussuosi 4G della collezione di debutto di Matthew Williams.
Direzione decisamente più rock è quella presa nell’ideazione della Voyou, presentata durante la Primavera Estate 2023. Una rivisitazione della classica borsa hobo, sensuale, elegante, cittadina, versatile. Una briciola di Parigi da portare in tutta il mondo, una rivisitazione degli archetipi motociclisti con un atteggiamento giocoso.
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I look più belli di Matthew Williams per Givenchy
Durante il suo breve regno, Matthew Williams ha vestito fior fiori di celebrities su red carpet e palchi internazionali. Al Met Gala in primis, da Gigi Hadid, con un gioco di trasparenze custom nero e asimmetrico, a Rosalìa, in un incanto opulente fatto di cristalli, piume e tulle, fino a Kendall Jenner, in un abito provocante see-through impreziosito da frange e composizioni di cristalli. E poi, ancora, Diane Kruger, Doja Cat e Beyoncé, in apertura del suo Renaissance Tour.
Daniele Conforti
