Chi è Davide Renne, il nuovo direttore creativo di Moschino
Davide Renne è il nuovo direttore creativo di Moschino.
Toscano, quarantaseienne (classe 1977), carico di un ricchissimo bagaglio e stimato nel contesto moda. Si forma al Polimoda di Firenze e passa i primi anni della sua carriera a fianco di Alessandro dell’Acqua di N21, il suo «primo insegnante e mentore», afferma Davide Renne.
Trascorre poi vent’anni nel ruolo di Head of Womenswear da Gucci, durante l’era Frida Giannini, prima, e Alessandro Michele poi. Con lui, in particolare, stringe un profondo legame. Impara a sognare in grande, si sente supportato e incitato a realizzare i propri sogni.
Così, a sette mesi dopo l’abbandono della maison da parte di Jeremy Scott, Davide Renne supervisionerà, dal primo novembre, le collezioni donna, uomo e accessori della prima linea Moschino. Spetteremo al suo debutto alla Milano Fashion Week di Febbraio.
Perché Moschino ha bisogno di un nuovo direttore creativo
La nuova nomina alla direzione creativa di Moschino dopo l’addio di Jeremy Scott a marzo 2023 era tra le più attese della stagione, particolarmente fitta di nuovi incarichi – da Seán McGirr per Alexander McQueen a Chemena Kamali in casa Chloé.
Il brand celebra il suo quarantesimo anniversario dalla fondazione, avvenuta nel 1983 per mano di Franco Moschino, con uno show che celebra la storia stilistica, ricercata e dissacrante, di un marchio unico nel suo genere. Lo fa con quattro stylist (Carlyne Cerf de Dudzeele, Katie Grand, Gabriella Karefa-Johnson e Lucia Liu) e una Primavera/Estate 2024 fatta di quaranta look celebratori, forti di un bagaglio estremamente autoironico e surreale.
La direzione di Davide Renne alla guida del marchio
Franco Moschino aveva soprannominato il suo studio ‘la sala giochi’. Questa definizione mi ha colpito: ciò che la moda – soprattutto quella italiana, e Moschino in primis – può realizzare con la sua influenza dovrebbe essere sempre fatto con un senso di gioco, di gioia. Un senso di scoperta e sperimentazione. Tutta la mia vita mi ha portato a intraprendere un viaggio di esplorazione.
Davide Renne
Secondo Renne, la moda, oggi più che mai, deve far scaturire domande, riflessioni, non dare risposte e soluzioni. Quelle dovremmo essere noi a trovarle. Le sue collezioni avranno invece il compito di tornare a fare ricerca sulla moda e con la moda, per sorprenderci, scioccarci e divertirci, dare nuova linfa alla nostra immaginazione.
Il suo obiettivo, in linea con la storica narrativa del marchio, è quello di riportare un pezzo di moda a prendersi meno sul serio, puntando piuttosto su gioco e creatività, sul divertimento, anche infantile e perché no spontaneo. Lontano dalla serietà e dagli obiettivi economici a cui spesso la moda è sottoposta.
E se per i più grandi teorici e sociologi della moda, tra cui Lipovetsky, la moda è forza effimera ma salvifica, la nomina di Davide Renne per Moschino fa tirare un sospiro di sollievo a tutti: una nuova generazione di creativi è nata da un po’, il passaggio di testimone è avvenuto, e ora ci sono nuovi punti di partenza da abitare.
Ma è la sensibilità artistica a colpire in particolar modo il Presidente Esecutivo del gruppo parentale di Moschino, Aeffe, Massimo Ferretti.
Oggi diamo il benvenuto a Davide nella famiglia Moschino. Siamo rimasti tutti colpiti dalla visione estremamente sofisticata di Davide, dalla sua consapevolezza del potere della moda di creare un dialogo vivo e poetico con il mondo che ci circonda, e dalla sua profonda comprensione dell’heritage di Moschino e dei nostri codici. È un designer brillante, e un essere umano speciale: Franco diceva che le cattive maniere sono l’unico vero cattivo gusto, e conoscendo Davide sono rimasto colpito non solo dal suo evidente talento ma dalla sua gentilezza, dalla sua sensibilità. Siamo certi che giocherà un ruolo fondamentale nel plasmare il futuro di Moschino, una maison globale con un cuore italiano e un DNA davvero unico nel settore del lusso.
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Daniele Conforti
