Con la SS24 di Miu Miu, la ragazzina ribelle compie trent’anni
Ragazzina di una volta, è il caso di dirlo.
L’irriverenza intellettuale tipica di Miu Miu, raggiunti i trent’anni, non parla più di bellezza, ma di bellezze. Non contempla più una realtà, ma utilizza la moda come mezzo per recapitare un messaggio. Il traguardo raggiunto dal brand di Miuccia Prada viene celebrato nella collezione SS24 di Miu Miu, che si propone sotto un’ottica decisamente meno positivista rispetto a quelle precedenti.
Al centro l’arte, soggetto indiscusso nella storia del brand. Un’intersezione con la moda che ci riporta al 1993, quando Rosemary Ferguson posò su in divano vintage in canottiera bianca e pantaloni marroni per essere fotografata da Corinne Day. L’allora adolescente sognava a occhi aperti, in equilibrio precario tra il capriccio dell’innocenza e la serietà di essere adulti.
Era la campagna SS94 di Miu Miu. Su questo immaginario, Miuccia Prada fonderà un impero, il secondo dopo Prada, palesando sin dalle origini uno spirito femminista, attraverso giacche in pelle con frange, gonne patchwork di ispirazione cowgirl e da una visione sensuale, innocente e glam al contempo.
Limpido, inconfondibile, il marchio Miu Miu è in grado di riflettere le turbe giovanili che, dagli anni Novanta a oggi, affliggono l’intelletto delle ragazze ribelli. Creativi come David James, Fabien Baron, Mert e Markus catturano le collezioni identificative del marchio in modi mai visti prima, incontaminati da lucri commerciali, anche grazie all’importante momento culturale che Londra ha vissuto negli anni Novanta.
Giocano un ruolo fondamentale nel successo di Miu Miu capi e accessori cult che lo asseriscono come generatore di flussi da seguire. Dal balletcore alle minigonne striminzite, fino all’it-bag Miu Wander, la mini hobo in nappa matelassè lavorata in modo artigianale.
La SS24 di Miu Miu racconta i trent’anni del brand
Ritroviamo i codici della maison nella collezione SS24 di Miu Miu, un’esplorazione a ritroso narrata da stimoli sensoriali. Alla vista ci pensa l’artista Qatar-americana Sophia Al-Maria, che trasforma l’Auguste Perret’s Palais d’Iéna in un palcoscenico apocalittico di rovine tecnologiche.
Colonne metalliche alte sei metri, casse radiofoniche e schermi proiettanti il cielo nuvoloso del film Gravity & Grace, diretto dalla stessa Al-Maria, rappresentano la collisione tra realtà e immaginazione. C’è poi l’olfatto, manipolato dalla fragranza per l’ambiente sviluppata dall’attrice stessa.
È invece la musica a scandire la presentazione della SS24 di Miu Miu. Un forte boato richiama l’inizio di un temporale: comincia la sfilata a ritmo di una soundtrack solenne. Giacche college blu oversize con le cifre stilistiche del brand, ricamate in oro sul petto, coprono le spalle di modelle in slip da nuoto rubati dal guardaroba maschile, che vengono via via sostituiti da gonne in cotone blu elettriche, minigonne a palloncino ricche di balze.
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La prima immagine della SS24 di Miu Miu evoca un’estate in collegio, dove gli accostamenti sono volutamente creati per sembrare affrettati. Ci sono poi elementi vecchia scuola tratti dagli archivi del brand, come gli abiti drop waist in ricami di paillette dorate e camicie da notte color avorio. Ai piedi, sandali flat con cavigliere che ricordano i braccialetti dell’amicizia, le Church Shanghai della stagione scorsa – slacciate – e nuove proposte footwear, dalle scarpe da barca a delle nuove sneaker New Balance 530.
Un improvviso cambio di ritmo ribadisce la vita bassa, il layering verde menta e lo scontro tra sportswear e stile preppy, codici indiscutibili della maison. Le modelle ora mostrano un volto preoccupato, indossando mantelle coprenti, abiti e tailleur in un materiale simile a quello dei teli isotermici.
Lo styling trasandato e i look in carta dorata sembrano parlare di un acquazzone o, peggio, di un naufragio. Di conseguenza, anche la borsa è indossata per contenere il più possibile, lasciata aperta per poterci ficcar dentro di tutto e di più.
Il pubblico di internet impazzisce per i dettagli: le Miu Miu girls siglano la settimana della moda di Parigi con cerotti neon su talloni e dita dei piedi – già ci si chiede se saranno in vendita e, soprattutto, quanto costeranno.
L’estetica sensoriale della sfilata SS24 di Miu Miu si incupisce attraverso look total-black e gonne a matita con inserti in pizzo. Interrompe un brano di musica classica, che, grazie all’ausilio di qualche tacco a spillo, riporta lo show in un’atmosfera più leggera. La notte della SS24 di Miu Miu è ricca di damascati di paillettes e collier scintillanti.
Chiude la passerella il duo già visto anche a Milano; Miuccia Prada e il suo braccio destro Fabio Zambernardi, ancora una volta complice nel racconto di una moda contemporanea e intelligente.
Concettuale, sofisticata, forse un po’ – troppo – banale. Prada, secondo Miuccia e Raf Simons, è realista. Pragmatica nei look precisi, disegnati con linee nette. Anche gli accessori, in particolare le borse per la Spring Summer 2024, sono piazzati con parsimonia per mettere in risalto la leggerezza austera della collezione.
La collezione Prada donna primavera estate 2024 riproduce e reinterpreta il design di una borsa a mano originariamente ideata nel 1913 da Mario Prada, nonno di Miuccia Prada e co-fondatore di Prada, a celebrazione dei 110 anni di storia del brand.
Mario Prada, che ha fondato Fratelli Prada nel 1913, era un viaggiatore con una profonda curiosità intellettuale che iniziò a creare oggetti in pelle di altissima qualità e maestria artigianale. La borsa, originariamente proposta in seta moiré, è ricreata in nappa e re-nylon. Traendo ispirazione da questo modello, il particolare dettaglio di chiusura viene utilizzato anche su borse tote dal taglio oversize in pelle o re-nylon.
Daniele Conforti