Le Borse sono le protagoniste dell’Estate 2024 di Fendi
Celebrazione, storia, dualità. Ma anche tanta voglia di rinascita, di esplorazione. Una curiosità genuina, che sboccia da quattro pilastri storici della maison. L’Estate 2024 di Fendi prende d’assalto via Solari, a Roma. E dopo una London Fashion Week piuttosto sottotono, dove nemmeno Burberry né il ritorno in passerella di Ralph Lauren hanno generato hype, Fendi si fa baluardo del lusso italiano.
Ad ampliare il chiacchiericcio, senza dubbio, una prima fila mozzafiato. Naomi Campbell, Kate Moss e Linda Evangelista, reduci dal documentario The Super Models, siedono coese tra Naomi Watts, Demi Moore, Christina Ricci e molti altri personaggi di spicco affezionati alla casa di moda e al direttore creativo Kim Jones.
È proprio lui a plasmare il filo narrativo della collezione Estate 2024 di Fendi. Si fa regista di un film immaginario, in cui Roma, attraversata con le earpods e gli occhi luccicanti, è la protagonista.
A Roma l’eleganza giace nella disinvoltura, nel non preoccuparsi di ciò che pensano gli altri: è questo il vero lusso. Si tratta di donne che si vestono per se stesse e per la propria vita. Non si tratta di essere guardati ma della realtà dell’indossare e della sicurezza e chicness che ne deriva. Non è essere qualcosa bensì essere qualcuno.
Kim Jones
Dopotutto, sulla passerella troviamo riflessi gli elementi distintivi della Città Eterna: le nuance marmoree dei palazzi antichi, l’oro trionfale che abbraccia l’azzurro del Tevere e l’arancio dei tramonti qui riflessi. I cornicioni diventano fasce larghe applicate ai tubini. Il dress code è urbano, ma anche serale, che mescola pelle e maglieria e fa indossare top e bermuda con guanti attillati da diva di città.
Le It-Bag sulla passerella per l’Estate 2024 di Fendi
L’essenzialità delle uscite dell’Estate 2024 di Fendi viene bilanciata dalla presenza ingombrante dei quattro capisaldi della maison romana. La Peekaboo, la Baguette, la Origami e la First si illuminano di un bianco immenso. Per poi essere tradotte in passerella come protagoniste di eleganza in inedite variazioni di colore, dall’arancione al giallo fluo.
Ma la nuova proposta dell’Estate 2024 di Fendi è il modello Flip, una shopper che, come suggerisce il nome, si piega su se stessa per diventare una clutch. Sulla pista dell’allure urban-chic di tutta la collezione, riduce le sue dimensioni in una versione indossabile a tracolla.
Una fotografia di vita vissuta che sfocia, per altro, anche nei capi. La loro essenzialità nasconde una certa trasandatezza, quasi voluta: l’errore è vezzo, dal cardigan scioccamente appoggiato alle spalle, alla cintura in vita alla cintura a tendina dei pantaloni sartoriali a rivelarsi nella sua costruzione.
Il divertimento universale continua con il color blocking del logo FF, creato originariamente da Karl Lagerfeld. Oggi compare su abiti attillati, Baguette e capispalla in pelle come tributo al Keiser della moda. I colori impiegati (l’azzurro, il marrone, l’arancione, il giallo e il grigio) compaiono per la prima volta nella collezione Primavera/Estate 1999, proprio sotto la direzione creativa di Lagerfeld.
Ma la F di Fendi diventa anche un elemento grafico di enorme impatto sui capispalla. Intanto, la camicia bianca viene sovradimensionata, abbinata a pantalone sartoriale o in pelle. Sono infatti diversi i codici tipicamente maschili rubacchiati qua e là, smorzati da pump con cinturino gioiello e dalla suola borchiata.
Una fotografia di vita vissuta che sfocia, per altro, anche nei capi. La loro essenzialità nasconde una certa trasandatezza, quasi voluta: l’errore è vezzo, dal cardigan scioccamente appoggiato alle spalle, alla cintura in vita alla cintura a tendina dei pantaloni sartoriali a rivelarsi nella sua costruzione.
Il divertimento universale continua con il color blocking del logo FF, creato originariamente da Karl Lagerfeld. Oggi compare su abiti attillati, Baguette e capispalla in pelle come tributo al Keiser della moda. I colori impiegati (l’azzurro, il marrone, l’arancione, il giallo e il grigio) compaiono per la prima volta nella collezione Primavera/Estate 1999, proprio sotto la direzione creativa di Lagerfeld.
Ma la F di Fendi diventa anche un elemento grafico di enorme impatto sui capispalla. Intanto, la camicia bianca viene sovradimensionata, abbinata a pantalone sartoriale o in pelle. Sono infatti diversi i codici tipicamente maschili rubacchiati qua e là, smorzati da pump con cinturino gioiello e dalla suola borchiata.
Daniele Conforti