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Louis Vuitton: tutti pazzi per la Side Trunk

Louis Vuitton continua ad evolversi. Ancorato al passato, ma con una visione progressista, funzionale. È, dopotutto, il DNA di uno dei brand che più apprezziamo quando si tratta di borse. Ci troviamo, nello specifico, al Salk Institute di San Diego, in California. Qui, Nicolas Ghesquière, direttore creativo della maison francese, presenta la collezione Cruise 2023. Fa da sfondo la luce unica della West Coast, che crea prismi sulle silhouette scintillanti, sublimate da toni metallici. Si modella così un punto di contatto tra la luce e gli uomini, continuando la narrazione che associa le collezioni di Louis Vuitton a strutture architettoniche mozzafiato (già vista nello show Cruise 2022).

 

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A drappeggi fluidi si accostano accessori più strutturati, come il Book Chain Wallet. La riproduzione di un libro vintage in chiave pragmatica. Per gli amanti delle limited edition, poi, la Cruise 2023 accenna alla imminente collaborazione con l’artista giapponese Yayoi Kusama. Ma la vera protagonista è la borsa Side Trunk. Un eco dei codici primordiali del marchio, un’ode al modello Petite Malle, l’accessorio con il quale Ghèsquiere debuttò da Louis Vuitton. Si ripercorre così l’heritage di un brand che della valigeria ha fatto il suo successo. Il modello, realizzato in tela Monogram con raffinate finiture in pelle, si distingue per l’iconica chiusura a S e per gli angoli rinforzati in metallo. L’ampio manico e la sottile tracolla, entrambi amovibili, consentono di portare l’accessorio con versatilità. Alla versione Monogram, disponibile a € 2.800, si affianca il modello in pelle con logo a impressione, sia in nero che in color biscotto, al prezzo di € 3.300.

Louis Vuitton nasce proprio grazie al Trunk!

Louis Vuitton Trunk Valigia Monogram

In ambito valigeria e bauli, Louis Vuitton ha tanto da insegnare. All’età di sedici anni, infatti, il fondatore omonimo prese una decisione che avrebbe cambiato la vita di generazioni a venire: sarebbe diventato un creatore di bauli.

Giunto nel 1837 a piedi fino a Parigi, Louis Vuitton iniziò il suo apprendistato presso Monsieur Maréchal. L’atelier formò un artigiano presto molto apprezzato. Tanto che, dopo diciassette anni, Vuitton aprì il suo atelier al numero 4 di Rue Neuve-des-Capucines, vicino a Palace Vendome. Un successo dovuto ad una necessità dei viaggiatori più esigenti di imballare i propri oggetti personali in bauli tanto funzionali quanto personalizzabili.

Louis Vuitton Trunk

Data la poca accortezza con cui questi bauli venivano maneggiati su carrozze, treni e imbarcazioni, il lungimirante Louis Vuitton brevettò diverse soluzioni tanto innovative da essere impiegate ancora oggi. Innanzitutto il materiale: l’artigiano introdusse per la prima volta una tela impermeabile tanto leggera quanto resistente, che, in futuro, avrebbe ospitato uno dei monogram più famosi di sempre.

Nel 1886, invece, insieme al figlio Georges, il fondatore del marchio brevettò un sistema di chiusura a cinque tamburi a molla. Una serratura, la V Lock, talmente efficace che egli stesso decise di sfidare pubblicamente, dalle pagine di un quotidiano, Harry Houdini, artista celebre per le sue fughe impossibili, a liberarsi da un baule con serratura Vuitton. Houdini non raccolse la sfida, ma l’efficacia della serratura non fu mai messa in discussione, tanto che questo sistema è utilizzato ancora oggi.

Louis Vuitton V-Lock

Daniele Conforti