Il Meglio delle Borse dalla Milano Fashion Week
Senso di appartenenza, individualità, opposti che si abbracciano. Una fashion week assolutamente memorabile, pregna di significati e significanti, senza tralasciare styling impeccabili e scenografie immersive. Alle febbrili novità, dalla nuova direzione creativa di Ferragamo – che, per l’occasione, cambia anche il logo – all’inaspettato ritorno in carreggiata di Diesel, si susseguono diversi richiami al passato, dalle rivisitazioni d’archivio di Dolce & Gabbana all’evocazione di Karl Lagerfeld da parte di Fendi.
Come sempre più spesso accade, i brand nostri connazionali cercano, con meritato successo, di inscenare momenti di vera e propria estasi pop. Da Kim Kardashian alla presa con un piatto di spaghetti per Dolce & Gabbana, a Paris Hilton che, per Versace, chiude lo show come una sposa rosa a Las Vegas. Gucci vede, mano per la mano, 68 coppie di gemelli identici affrontare il tema di appartenenza sociale e dualità, Diesel sormonta la passerella con maxi-sculture gonfiabili da record.
In questo fragore di flash e celebrità, gli accessori possono passare in secondo piano. Ma un’attenta analisi delle borse in passerella può presagire le tendenze della prossima stagione Primavera/Estate. Non tanto in merito alle linee, spesso retaggi evolutivi di icone passate, ma come esse vengano indossate.
La più grande novità è rappresentata senza dubbio da una tendenza che si insinua nelle passerelle di Ferragamo, Fendi e Versace. Si tratta della double-bag: in una mano, le borse sono due, in contrasto sia a livello di dimensioni che di silhouette. Fendi gioca sulla contrapposizione di colori, utilizzando il verde fluo come fil rouge durante l’intera collezione. Versace svela invece un animo grunge: una in pochette phone-case borchiata viene completata da una hobo squarciata da due zip a forma di V saldate dall’iconica Medusa. Bottega Veneta utilizza una tote in canvas neutra per risaltare i classici modelli intrecciati, dal secchiello-bisaccia a design più morbidi. Notiamo qui l’utilizzo della stampa coccodrillo in modelli dal sapore vintage. Scelgono la stampa esotica in stile vintage anche Ferragamo e Fendi, che la applica su una double-pochette compatta marrone e su una Peekaboo bianca dai manici a catena.
È proprio la Peekaboo a primeggiare fra le proposte di Fendi, che alla pochette First – ora più voluminosa e dalle tinte vivaci – alterna una delle sue creazioni più amate. Si presenta color verde menta con una deliziosa decorazione floreale 3D sul manico, in una tonalità più fluo portata sottobraccio. Si delinea così una tendenza del tutto prevedibile, un modo sempre più in auge di portarsi con sé il proprio accessorio. Aderenti al corpo, sottobraccio, sono le maxi-shopper di Prada, in pelle effetto stropicciato o con un bouquet di fiori tridimensionali, così come le proposte voluminose di Bottega Veneta, rigorosamente intrecciate. Anche Ferragamo prevede che il suo grande baule travel in camoscio color rosso venga indossato come se fosse una Baguette.
Si muovono su classici minimal Miuccia Prada e Raf Simons, che al bauletto in pelle lucida alterna il suo modello Galleria in varie colorazioni, dal nero all’arancione, fino al lilla, al lime e al verde più intenso. Ritroviamo per il brand anche l’ormai iconica Triangle Bag. Anche Diesel punta su una nuova it-bag, fra le più desiderate dell’anno: la 1Dr, sgargiante in rosa o abbinata ton-sur-ton ad un outfit total-lamé dorato.
Grande ritorno anche per la Miss Sicily di Dolce & Gabbana, che accompagna i pezzi d’archivio dal 1987 al 2007. Maculata in versione grande, in pvc trasparente, incrostata di diamanti, borchiata, micro in diverse tonalità neutre.
Anche Alessandro Michele porta sulla passerella alcuni dei più grandi classici della maison, lasciando però in panchina giganti del calibro della Jackie o della Blondie. La Diana con i manici in bamboo viene sdrammatizzata dai Gremlins, riferimento proveniente dagli anni Ottanta, quando questi esserini buffi e dispettosi spopolavano fra le teenager. Si fanno veri e propri accessori, a fianco della tracolla Saddle in pelle o tessuto monogram, o di un modello matelassé che ricorda vagamente – ma non troppo – la 2.55 di Chanel.
Fra le mini-bag spiccano quelle di Moschino, a forma di cuore in chiave giocosa da pool party. Maximilian Davis pensa per Ferragamo a soluzioni micro con l’inconfondibile anello, che caratterizza buona parte degli accessori in uscita. Fendi ripropone la micro-pochette a mano con logo bene in vista, mentre una versione micro della Peekaboo è appesa al collo con una catena metallica.
Daniele Conforti