Balenciaga sfila a New York: la Satira del Capitalismo in Collab con Adiads
Tutte le strade portano a New York. Nel cielo terso, fra il traffico misurato dal tassametro di un yellow cab. Balenciaga sfrutta la Grande Mela per riflettere sul capitalismo. La collezione Spring 2023 di Demna Gvasalia si svolge in una profusione di bigliettoni dispersi nel vuoto sulle note de Il Lago dei Cigni di Cajkovskij. Si strizza l’occhio, insomma, alla ricchezza sinonimo di una certa American way of life. Un tema attorno al quale aleggia un certo tabù, dove si questiona la possibile convivenza fra estro creativo e ambizione di creare prodotti che le persone desiderino acquistare.
In effetti, il direttore creativo del marchio e il relativo CEO Cedric Charbit hanno portato Balenciaga a superare i 2 miliardi di vendite annuali. Senza tralasciare una vision estremamente sperimentale, sia nella comunicazione che nella resa materica, dalla gestione dei profili social – sui quali, anche questa volta, lo show è stato preceduto e seguito da un blackout totale – alle sperimentazioni nel mondo del gaming, passando per la sfilata che vedeva come protagonisti i Simpsons, fino alle sneaker distrutte in vendita a 1450 euro.
Da grandi classici del guardaroba, a maschere in latex che cancellano l’identità del casting, alla collaborazione con adidas in vendita subito dopo il termine della sfilata: al New York Stock Exchange, la collezione Garde-Robe, scandita dal suono della campana di Wall Street, è una conferma dell’approccio brioso di Demna, con gli occhi saldamente rivolti verso il futuro.
Fra gli ospiti, non possono mancare Kanye West, amico del direttore creativo, Megan Thee Stallion, Offset, Pharell, Gotham, J Balvin, Alexa Demie, co-protagonista di Euphoria, e Christine Quinn, star del reality show Netflix Selling Sunset.
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La soundrack industrial partorisce, a cascata, pezzi tanto lineari quanto strutturati, dall’allure business, tra completi in raso, cappotti ruggenti in pelle e longuette portate con lunghe e asciutte cuissardes in latex. Il coffee-to-go alla mano e New York, New York nella versione di Carey Mulligan & Liz Caplan interrompono, come in un cortocircuito, il sapore BDSM della collezione, in cui il lattice sagomante lascia trasparire soltanto gli occhi.
La passerella si accende di colori brillanti, dal rosso al blu elettrico, fino al giallo fluo. Il logo del gruppo Kering si fonde a quello di adidas, che dopo Prada e Gucci continua a cavalcare i giganti della moda, in un tripudio di streetwear con edge couture: tute oversize, soccer T-shirt stratificate, silhouette opulenti e cappotti come voluminosi accappatoi. La tripla striscia compare anche sull’iconica Hourglass. Ventidue look, che comprendono una riedizione della Triple S, in vendita da subito fino al 29 maggio su balenciaga.com e nella boutique di Madison Avenue. Un ingresso a gamba tesa nel mercato, nella modalità see-now-buy-now. A prova di sold out.
Daniele Conforti