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Oscar 2022: il Meglio dei Look sul Red Carpet

Il dramma on-stage fra Will Smith e Chris Rock può sembrare, ad una prima occhiata, l’unico elemento saliente di questa edizione degli Oscar. Eppure, gli Academy Awards 2022, targati Glenn Weiss, ci hanno regalato sorprese, anche internazionali, e tanto glamour. Nel Dolby Theater, casa originaria dell’evento, è risuonato un linguaggio decisamente fresco, grazie soprattutto alla conduzione giovane e completamente femminile. Il main stage ha visto Wanda Skyes in Sergio Hudson, Regina Hall in Vera Wang e Amy Schumer in Oscar De La Renta: il primo trio femminile alla conduzione degli Oscar.

Parlando di look, la standing ovation all’Italia è d’obbligo. La medaglia d’oro va a Valentino, che regala a Zendaya un abito haute couture su misura, proseguendo l’intesa amorosa fra l’icona di stile e Pierpaolo Piccioli. Il riferimento è lo statement iconico sfoggiato da Cher agli Oscar del 1986, reinterpretato in un two-pieces composto da gonna argentata scintillante e camicia crop-top bianca – un vero must di questa edizione. Piccioli ci ricorda così Sharon Stone nel 1998, avvolta in una skirt di raso lilla firmato Vera Wang e una camicia di Gap. Anche Beyoncé, in total-yellow, sceglie un custom-made di Valentino sul red carpet, mentre per la performance di Be Alive risplende di verde indossando un ensamble di David Koma. Ritroviamo in rosso Valentino Ariana De Bose, vincitrice dell’Oscar come Best Actress in a Supporting Role per West Side Story.

 

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Prada, invece, è stato scelto da Rami Malek, Filippo Scotti, Joachim Trier, Eski Vogt, Sonia Yuan e da Lupita Nyong’o, una dea con un abito in paillettes giallo brunito e applicazioni di cristalli color ametista e topazio.

Dolce & Gabbana sale sul palco con Will Smith, Judi Dench, Emilia Jones, Tiffany Haddish e con il cantante Shawn Mendes. La Medusa di Versace fa vibrare i colori dell’attrice Aunjanue Ellis con un custom made e il collega Simu Liu, oltre a Lily James e Luisa Ranieri.

Immancabile l’eleganza senza tempo di Armani, scelta da due dei pezzi grossi di quest’edizione: Robert De Niro e Nicole Kidman, con un abito custom Giorgio Armani Privé azzurro celestiale con gonna a tubino e volume in vita.

Last but not least, Gucci veste Serena Williams, fra spalline, semi trasparenze total pink e guanto in pizzo nero, e Jessica Chastain, incoronata Best Actress in metri di tulle ricoperti da preziose paillettes degradé lilla e bronzo.

Colpisce la scelta di Kristen Stewart, candidata come miglior attrice protagonista per l’interpretazione di Lady D in Spencer di Pablo Larraín, in una mise Chanel bianco e nero. La maison è effettivamente poco rinomata per i look da tappeto rosso: la mise corona la fine di un percorso fra l’attrice e la costumista Jacqueline Durran, che le è stata accanto sul set del film. È proprio lei, nominata per la categoria migliori costumi con Cyrano, a soccombere al notevole operato di Jenny Veavan per Cruella.

A essere stata griffata da Virginie Viard è anche la collega Penelope Cruz, agli Oscar per l’interpretazione in Madres Paralelas e accompagnata dal marito Javier Bardem, candidato come miglior attore per Being the Ricardos.

La statuetta per la miglior regia è spettata, quest’anno, a Jane Campion, essenziale in Dior, che stabilisce un nuovo record femminile nella storia degli Academy che, per il secondo anno consecutivo dopo Chloé Zhao (Nomadland), hanno premiato una donna nella categoria cinematografica.

Menzioni onorabili sono Zoë Kravitz, semplice ma efficace in rosa Saint Laurent, l’abito plissé argenteo Dior haute couture di Olivia Colman, l’opulenza di Jada Pinkett-Smith in Jean Paul Gaultier e l’intramontabile semplicità di Uma Thurman, in total Bottega Veneta che palesa, ancora una volta, il citazionismo all’ensemble sfoggiata da Sharon Stone sul tappeto rosso nel 1998.

Daniele Conforti