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Da Versace a Loewe, il Meglio dell’Uomo Fall/Winter 2022

Il chiudi-fila, quest’anno, è Versace. Il menswear, l’autentico nido della moda veramente innovativa degli ultimi tempi, si destreggia per il Fall/Winter 2022 fra short movie e attitudine couture. La sensualità diventa fluida, il romanticismo strizza l’occhio alle innovazioni tecnologiche. Viaggi, ricordi, rifugi, impressioni: quest’anno le presentazioni uomo Autunno/Inverno 2022 ci portano in mondi introspettivi e, al contempo, surreali.

Versace

Ore 2:00 del 02/02/2022: una data speciale per Versace e il suo ritorno al menswear. È un video ad annunciare l’appuntamento off-schedule del marchio di Capri Holdings, che decide di trasgredire i tradizionali appuntamenti delle fashion week maschili. Un’inversione di marcia per Donatella Versace, anche in riferimento alla scelta presa nel 2019 di sfilare co-ed. La sua volontà? Quella di dare più risalto alla moda maschile, dando man forte alla visibilità dell’uomo Versace.

Per l’occasione, le uscite in passerella vengono soppiantate da un video diretto da Kevin Tekinel e Charles Levai. Al cuore della collezione, la fusione fra i codici della maison e l’estetica street. Il tutto culmina nell’opulenza moderna della medusa, proposta come print e come motivo decorativo sulla pelletteria. Alle silhouette rilassate, ai tagli versatili, si contrappongono colori audaci e abbinamenti di pattern bold.

Casablanca

Un viaggio francese: Casablanca Fall/Winter 2022 è un omaggio al Paese del suo designer, Charaf Tajer, che dipinge Monde Diplomatique col tricolore francese. Il concept espresso è classy, dai colori pastello, raccontato attraverso look ispirati alle hostess di volo, alle tute con zip, cappotti ai pattern inediti, sino ai piumini e i boleri dai tag rivisitati. L’omaggio allo sfarzo degli anni Novanta culmina in elementi couture come perle, cristalli e piume. Anche questa volta la sfilata viene sostituita da un film, che celebra l’ebrezza del viaggio ad alta quota attraverso la struttura architettonica dell’aeroporto di le Bourget – l’ambientazione perfetta per lo sfoggio di borse e valigie logate fra gli sguardi indiscreti sotto occhiali dalle larghe aste ondulate, il ristorante Le Train Bleu e la Maison Darre. Una metropoli a cavallo fra passato e presente, la cui commistione è rivissuta in completi formali, knitwear operati, athleisure sexy e Atlantis, le prime sneaker del marchio.

Ardusse

Ritroviamo il tema del viaggio in Ardusse. Qui, il designer Gaetano Colucci diluisce il romanticismo che lo ha contraddistinto sin dall’inizio per dare vita a una dose di sensualità che rievoca sia le cascate di un viaggio in Islanda, che la voglia di rifarsi all’estetica Seventy e alla sua liberazione sessuale. L’approccio oversize lascia spazio a tagli più avvolgenti, tradotti in jeans a campana con cuciture ondulate a vita alta e nelle varsity jacket, reinterpretata nei toni classici tra il glicine e il lavanda. Il pizzo tinto in tie-dye viene utilizzato per le camicie e si raccorda, per morbidezza e sensualità, alle maglie in mohair con le maniche svasate.

Questa collezione è il frutto di una vacanza di 20 giorni in Islanda. Volevo dare qualcosa di realistico ad Ardusse, e penso che questi capi rendano a ciascuno la possibilità di vestire quello che vuole. Mi sono chiesto se io per primo indosserei questi capi. Devono prima piacere a me per poterli indossare.

Gaetano Colucci

Jordanluca

Sesso, seduzione, rabbia, fragilità: Jordan Bowen e Luca Marchetto, fondatori di Jordanluca, scelgono la gazza ladra per la Fall/Winter 2022, con l’obiettivo di simboleggiare buona sorte e, al contempo, tristezza. Come recita la filastrocca inglese a seconda di quante gazze ladre avvistate l’animale diventa simbolo “One for sorrow, Two for joy, Three for a girl, Four for a boy, Five for silver, Six for gold, Seven for a secret, Never to be told”.

Silhouette allungate sulle maniche e pantaloni a strascico vengono adornati da gioielli scintillanti e rose rosse, applicati e stampati su sciarpe, camicie, maglioni e bomber. Il design ricorda a tratti il migliore Rick Owens, che emerge come archetipo nelle costruzioni dei capispalla o nell’asimmetria di guanti extra-long, in un medley glam dei codici di ispirazione punk del brand. Si ricodifica così l’estetica maschile nel segno della fluidità di genere. Il tutto imbevuto di innovazione: Jordanluca collabora con Arlene.io per rappresentare i concetti e valori del marchio legati alla loro community con il lancio due NFT gratuiti e collezionabili durante la sfilata, disponibili tramite OpenSea.

GmbH

Talisman è un’analisi sul rapporto tra moda e religione condotta dalla coppia creativa di GmbH, Serhat Isik e Benjamin Huseby. Anche in questo caso un viaggio verso un luogo spirituale in cui rifugiarsi. Il punto di partenza è, invece, un intimo di seta di un soldato ottomano del XVI secolo, ricoperto da una calligrafia protettiva dipinta a mano, portato solitamente sotto la cotta. Si origina di qui un ricordo, quello del nonno di Serhat che, nel villaggio in Turchia, scriveva testi protettivi in arabo per chiunque ne avesse bisogno.

Graficamente, si affianca la dicitura Safe from harm, al sicuro dal male, balenata nella mente degli stilisti e poi resa in arabo grazie al lavoro dell’artista siriano Abdelrazak Shaballot. Troviamo anche un chiaro riferimento al couturier tunisino Azzedine Alaïa, che nell’86 serigrafava su un cappotto alcune parole in arabo. E con altrettanta trasparenza rivelano l’immagine di un ampio colletto di pelliccia su un abito di Jacques Fath del ’55, che diventa la base per ripensare l’alta moda di metà secolo e immaginare collari e polsini in synthetic fur sui capispalla.

Loewe

Torniamo a Parigi per assistere all’acrobatico guardaroba di Loewe, che per la collezione Fall/Winter 2022 sceglie un’installazione composta da 4mila strisce di satin realizzata dagli artisti Joe McShea ed Edgar Mosa. Attraverso i nastri colorati e la sabbia bianca, scorgiamo uno spirito surrealista e canzonatorio, che proietta il mondo capovolto nel quale viviamo. Un mondo a testa in giù, come i ritratti stampati sulle T-shirt bianche. La creatività è impressionante: colini del lavello si fanno elementi decorativi su capispalla, borse e maglie, lucine di Natale diventano passamaneria glamour, intarsio soffuso che fa luccicare i jumpsuit e le galosce. Un vero e proprio esercizio illusionista, che riprende appieno il lessico dadaista. I cappotti di pelle sono ora trasparenti, così come gli stivaletti di gomma, e sotto la tradizionale marinière si delinea il profilo in 3D di un grande cuore che si gonfia sul petto.

Daniele Conforti