I Foulard di Hermès: fra Segreti e Curiosità
Dior, Ferragamo, Yves Saint Laurent, Roberta di Camerino, Chanel, Gucci: i brand che si posizionano sulla vetta dell’alta moda si ispirano, volenti o nolenti, alle creazioni di Hermès. Questo celebre marchio, commercializzando il primo foulard nel 1937, diviene da subito l’icona del foulard per eccellenza. La composizione di questo foulard, che prende da subito il nome di carré – ovvero “quadrato” in francese – , lo impregna sin da subito di esclusività ed eleganza: 100% seta cinese. A contribuire alla ricercatezza dell’accessorio è il suo inconfondibile design, denominato Jeu des Omnibus et Dames Blanches, reso possibile grazie alla matrice in legno di Robert Dumas. Questo processo di confezionamento del tessuto, osservato meticolosamente ancora oggi, garantisce un livello di perfezione che giustifica sia il prezzo del carré, pari a 385 euro, che le relative tempistiche, che ammontano a sei mesi.
Un Foulard che ha fatto la Storia
Il design delle fantasie che, nel tempo, vanno a caratterizzare i foulard della maison francese spazia da scene equestri, militari e nautiche, a motivi botanici, naturali o mitologici. Ciò che contraddistingue, tuttavia, la fantasia Hermès è l’utilizzo di colori radianti. Basti pensare che, in media, si possono contare ventisette colori per ogni carré.
Hermès collabora tutt’oggi con artisti freelance che propongono le proprie decorazioni. Alcuni di essi, come, ad esempio, Hugo Grygkar, noto per l’ironia caratteristica nei confronti dei temi storici a lui contemporanei, o Robert Dallet, che dedicò la sua vita allo studio dell’affascinante mondo animale, hanno conferito a molti dei propri carré un valore inestimabile. Ormai da anni Hermés collabora inoltre con la tribù Tuareg, situata nel deserto del Sahara, e utilizza alcuni dei suoi motivi tradizionali sui propri foulard.
Dal 1937, sono state introdotte nel mondo Hermès più di duemila fantasie, una cifra che aumenta di anno in anno. Inoltre, per celebrare il proprio patrimonio, la maison ripropone cinque delle sue fantasie più famose ogni anno come limited edition.
Ecco come catalogare i Foulard di Hermès
Il foulard firmato Hermès ricopre, dagli anni Cinquanta in poi, un ruolo sempre più predominante nello styiling delle grandi celebrity, da Grace Kelly a Madonna, dalla Regina Elisabetta ad Audrey Hepburn. Il prestigio di questo accessorio lo rende un vero e proprio pezzo da collezione.
Esistono infatti metodologie apposite per poter catalogare il proprio foulard di questa maison, per poter estrapolare poi il relativo valore. Primo fra tutti è il catalogo di foto HSCI Hermès Scarf, un enorme archivio di foulard realizzati dal 1937 fino ai giorni nostri. Utilizzando questa piattaforma, è possibile venire a conoscenza di elementi essenziali alla catalogazione dell’articolo: nome, artista, anno, materiale, etc. Esiste, inoltre, la possibilità di confrontarsi con appassionati da tutto il mondo, che contribuiscono regolarmente con informazioni e fotografie di vario tipo.
Ecco come indossare i Foulard firmati Hermès
In assenza di un team di stylist, trucco e parrucco, il quesito sorge spontaneo: come indossare un foulard nella maniera corretta? Il rischio è sempre quello di emulare un’hostess. Hermès fornisce un’esaustiva risposta attraverso il suo set di cartes à nouer, che raffigurano come portare questo accessorio in base alle proprie esigenze e alla propria personalità.
Indossare un foulard al collo è possibile in quattro semplici, ma altrettanto efficaci, maniere:
- petit tour de cou, ovvero proprio come se fosse un piccolo girocollo, piegando il foulard in una forma triangolare prima, trapezoidale poi. Appoggiando il lembo di tessuto alla nuca, basta annodare il foulard lateralmente per ottenere un accessorio elegante e brioso.
- cravate fluide, per ottenere un effetto elegante e, sebbene poco consueto, arricchire il proprio look annodando il foulard di modo che esso corra lungo l’intera lunghezza del busto.
- cow-boy fluide, per il quale basta essenzialmente piegare il foulard in un triangolo, appoggiando l’angolo adiacente ai due lati minori sul petto e facendo incrociare dietro alla nuca le due estremità opposte.
- scout anneau, realizzata semplicemente piegando il carré in un triangolo e inserendo uno dei due angoli adiacenti alla base. Basta quindi creare un nodo in corrispondenza del centro dello sterno per arricchire il proprio decolté in maniera alternativa, ma comunque sobria e divertente.
Se invece il proprio desiderio è quello di raccogliere i propri capelli con il foulard, trend che contraddistingue ormai da anni molte delle passerelle parigine o milanesi, Hermès offre tre esempi:
- bandeau sixties, l’unica delle quattro proposte che prevede l’utilizzo di un foulard piegato posizionando due dei vertici opposti al suo centro. Piegare l’esagono ottenuto più volte su se stesso è l’ultimo passaggio prima utilizzare la stola ottenuta come una vera e propria fascia per i capelli, poggiandola sulla fronte e annodandola dietro ai capelli.
- pointe fermière, per rievocare un sentimento estivo. La prassi è abbastanza semplice: crea un triangolo con il foulard, piega leggermente il lato maggiore e posizionalo in corrispondenza dell’attaccatura dei capelli, tenendo ben salde le due estremità e annodandole dietro alla nuca.
- pirate fluide, che garantisce uno stile unico e, al contempo, estremamente frizzante. Dopo aver piegato il foulard a creare una forma triangolare, esso deve essere posizionato sul capo impugnando i due angoli opposti, per poi annodarli, lasciando il terzo vertice libero.
Ai metodi più tradizionali, si affiancano metodologie di utilizzo meno consuete, che offrono la possibilità di incorporare il foulard al proprio look con soluzioni estremamente interessanti:
- bandoulière sac, intrecciando il foulard e annodandolo agli estremi, affinché possa essere inserito nella patella della borsa a mano desiderata, non necessariamente una Kelly come indicato da Hermès.
- top cache-cœur, vale a dire servendosi del foulard come una sorta di top senza maniche. Basta far assumere al foulard una forma triangolare e annodare i due lembi opposti dietro alla nuca, andando a ricoprire il proprio busto. Per rendere questa soluzione più pratica, Hermès propone un nodo anche nella zona lombare.
- top dos nu fluide, ovvero un espediente più pratico ed efficace di quello precedentemente elencato. In questo caso i due angoli adiacenti devono essere annodati dietro alla nuca, i rimanenti nella zona lombare della schiena, lasciandola scoperta per una serata elegante.
Daniele Conforti